Padova. Centri sportivi, l'Università ha in serbo un doppio piano: ecco qual è

Si punta a realizzare un campus all'americana. Verrà sistemata l'area di via Corrado e si sta pensando di trasferire Scienze motorie all'Agripolis

Giovedì 19 Gennaio 2023 di Gabriele Pipia
Il Cus di Padova dall'alto

PADOVA - Professori e ricercatori di altissimo livello, corsi e studenti in costante aumento. L'università di Padova continua a crescere con una dimensione sempre più internazionale ma per avvicinarsi davvero ai migliori atenei anglosassoni manca ancora un altro fiore all'occhiello: un campus sportivo all'altezza di una realtà studentesca così importante. Per questo motivo il Bo, dopo aver avviato importanti interventi per costruire aule e studentati, ora accelera su questo fronte. Le novità sono tre: il maxi-progetto iniziale per ampliare il Cus è sfumato per un problema di tempi e di costi, l'università sta già lavorando ad un nuovo piano per ammodernare l'area attuale alla Stanga e intanto studia anche un nuovo campus all'Agripolis di Legnaro che potrebbe ospitare pure gli studenti di Scienze motorie.

Tanta carne al fuoco e un'unica certezza: la volontà di puntare sempre più sul legame tra studio, sport e benessere di studenti e dipendenti. Come? Realizzando un campus sul modello americano.

Quali erano i progetti iniziali

Il Cus Padova, Centro universitario sportivo, gestisce da quasi ottant'anni gli impianti sportivi dell'ateneo per un totale di quasi cinquemila tesserati all'anno e 15 discipline agonistiche dislocate principalmente su due sedi: via Corrado alla Stanga e via Giordano Bruno a Santa Croce. Il grande obiettivo iniziale dell'università era quello di ampliare l'impianto alla Stanga utilizzando dei terreni comunali. Il progetto da 12 milioni di euro a carico dell'università con un contributo di Fondazione Cariparo è pronto da anni e prevede tra le altre cose la realizzazione di tre palestre, nuovi laboratori e aula convegni. Non se ne è mai fatto nulla. L'anno scorso l'amministrazione Giordani pareva pronta a trovare l'intesa con il Bo per la cessione dei terreni comunali ma tutto si è complicato davanti alla necessità di effettuare una bonifica milionaria. Nei mesi scorsi era poi emersa l'ipotesi di usufruire dei fondi Pnrr ma questa idea è stata accantonata perché non ci sarebbe la certezza di partire con i lavori entro fine 2024 come chiede l'Europa. Se durante gli scavi per la bonifica spuntasse qualche reperto archeologico, infatti, il cronoprogramma si dilaterebbe compromettendo l'arrivo dei finanziamenti.

Il nuovo piano

Ecco quindi che il Bo ha deciso di lavorare per conto proprio, lasciando nel cassetto il maxi-progetto che coinvolgeva i terreni comunali. Il nuovo piano riguarda solamente l'attuale area di via Corrado e prevede in primis quattro interventi: la realizzazione di una nuova pista di atletica, la sistemazione del campo da rugby e di quello da hockey (si sta valutando se spostarlo in un altro punto all'interno della stessa area), il rifacimento di due tensostrutture e il miglioramento degli attuali spogliatoi. Un intervento minore ma fattibile con un costo di alcuni milioni di euro. I lavori più semplici dovrebbero partire nel 2024 e intanto l'anno prossimo l'università cercare di aggiudicarsi dei finanziamenti legati ai bandi per l'edilizia sportiva.

«Gli attuali impianti del Cus risalgono agli anni '70 e necessitano di un ammodernamento - conferma il professor Antonio Paoli, prorettore allo Sport e al benessere nonché presidente del corso di laurea in Scienze Motorie -. Stiamo ragionando con la rettrice e con i colleghi su quali siano gli interventi migliori da fare in via Corrado. Di certo il Cus potrebbe diventare ancor di più il vero polo sportivo della città, visto che non è affatto facile trovare un'area verde attrezzata come questa, per giunta in un'area come quella di Padova Est che si sta sviluppando sempre più e che vedrà nascere anche il nuovo ospedale».

L'altra novità

Il maxi-progetto iniziale di ampliamento del Cus prevedeva nuove aule e laboratori per gli studenti di Scienze Motorie, attualmente dislocati tra il centro sportivo di via Corrado e gli impianti Memo Geremia alla Guizza. Con il nuovo progetto più ristretto dell'università però non ci sarebbe spazio per portare in via Corrado l'intero corso di laurea e quindi ecco la nuova ipotesi: il trasferimento di Scienze Motorie all'Agripolis. Già, perché qui l'ateneo intende realizzare un nuovo campus. Lo scorso giugno il Cda dell'università ha approvato una delibera manifestando l'interesse per nuove strutture sportive polifunzionali a Legnaro. Lì ci sono già dei terreni dell'università e ci sono anche pista e campo da calcio. Servirebbe sistemare tutto aggiungendo gli spogliatoi e una palestra. Il grande desiderio sarebbe partire con i lavori nel 2024 e avere tutto pronto nel 2026. Non sarà facile ma è un obiettivo alla portata di questa università, che negli ultimi cinque anni con i suoi mille progetti si è rivelata il più grande cantiere diffuso della città.

Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 23:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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