​Procedimento disciplinare alla prof per i cori natalizi durante la ricreazione: scoppia la bufera

Martedì 18 Febbraio 2020 di Marco Aldighieri
Procedimento disciplinare alla prof per i cori natalizi durante al ricreazione: scoppia la bufera
PADOVA - Quei cori di Natale cantati da studenti e docenti nell'atrio della scuola alla preside non sono piaciuti. E sabato 21 dicembre dell'anno scorso, ultimo giorno di lezioni prima delle vacanze natalizie, per gli alunni e i professori dell'Istituto tecnico Severi, incastonato nel quartiere Mortise di Padova, è diventato un incubo. La dirigente Nadia Vidale, infuriata, ha messo nero su bianco un provvedimento disciplinare contro l'insegnante colpevole di avere ideato e organizzato il flash mob. La professoressa, attraverso una lettera, è stata accusata di abbandono del posto di lavoro e di attività non autorizzata. La docente ha ricevuto la solidarietà di moltissimi colleghi e dei ragazzi. Sotto choc, è stata costretta a rispondere, sempre per iscritto alla preside, difendendo la sua iniziativa e professandosi innocente. Ma la questione è tutt'altro che risolta e il corpo insegnanti è in subbuglio. Infatti, giovedì a partire dalle 14, su richiesta dell'Rsu di Istituto, è stata convocata un'assemblea sindacale interna per il personale docente. Il primo punto all'ordine del giorno è il clima dei rapporti tra i professori e la dirigenza. 

LA VICENDA
Ma facciamo un passo indietro. L'insegnante messa sotto accusa, già nel dicembre del 2018, aveva organizzato, durante l'intervallo dell'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze invernali, i cori di Natale. In quell'occasione la dirigente, sempre Nadia Vidale, non aveva riscontrato alcun problema. Molti professori sostengono perché nel 2018 in quel preciso giorno non era presente nell'Istituto. La docente colpevole convinta di fare cosa gradita anche lo scorso 21 dicembre ha organizzato lo stesso evento: all'intervallo ha chiamato le sue due classi terza e quinta, ha installato nell'atrio dell'Istituto un paio di casse con console e microfono, e ha dato vita al flash mob natalizio. Una festa, a cui hanno partecipato entusiasti altri studenti e insegnanti. Ma la prima dirigente si è infastidita e ha spedito una lettera di richiamo alla professoressa. «Il clima in questa scuola è di alta tensione, i docenti non possono agire in autonomia e la didattica ne risente» hanno detto diversi insegnanti.

La preside, a partire da metà dell'anno scorso, avrebbe spedito almeno una ventina di lettere ai docenti mettendoli di fatto sotto procedimento disciplinare: anche loro avrebbero agito senza la sua autorizzazione. Insomma, i rapporti tra professori e prima dirigente non sono dei migliori. Ma il divieto ai cori di Natale è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Tanto da costringere il corpo insegnanti, attraverso le loro rappresentanze sindacali, a convocare un'assemblea straordinaria. E non è finita, perché una parte del corpo insegnanti si è schierato contro la prima dirigente, anche per via dell'importante calo delle iscrizioni. Le classi prime da dodici sarebbero passate ad appena sei. «È una catastrofe, in questa scuola non è più possibile insegnare. E tanti professori hanno chiesto di essere trasferiti» hanno sottolineato alcuni docenti. E se da una parte un nutrito gruppo di professori si è schierato in difesa dei cori e della sua ideatrice, dall'altra gli studenti da questa mattina, attraverso la convocazione del comitato studentesco, vogliono chiedere alla preside il rinnovo del bando per il bar della scuola e nuova viabilità del cortile per il posteggio di scooter e biciclette. 
Ultimo aggiornamento: 15:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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