Prete esorcista accusato di aver sottratto 300mila euro dal conto di un'amica

Giovedì 5 Gennaio 2023 di Marco Aldighieri
Monsignor Sante Babolin

PADOVA - Sconfiggere il diavolo e le sue tentazioni non è facile, neppure per un prete esorcista. Monsignor Sante Babolin, 86 anni e capo degli esorcisti di Padova, è finito nei guai per appropriazione indebita. Secondo l’accusa avrebbe raggirato di 300mila euro un’anziana di 90 anni, ricoverata in una casa di riposo di Rubano, comune di 16 mila abitanti alle porte della città. Una fortuna alla quale il prete non avrebbe saputo resistere. Il denaro, nei giorni prima di Natale, è stato trovato nel conto corrente del presbitero diocesano ed è stato sequestrato dalla polizia giudiziaria della Procura. 

CHI È
Babolin è un religioso di profonda cultura. È professore emerito di filosofia della Pontificia Università Gregoriana di Roma. È stato tra i soci fondatori dell’Associazione Docenti Italiani di Filosofia. Nel 1998 è stato nominato dal cardinale Norberto Rivera Carrera, Arcivescovo Primate del Messico e professore di filosofia del “Instituto Superior de Estudios Eclesiasticos”. Poi anche “Professore Invitato” della “Universidad Pontificia de México”. 
Ma l’anno della svolta è il 2006, quando ha lasciato l’insegnamento ed è rientrato nella diocesi di Padova.

L’allora vescovo Antonio Mattiazzo gli ha conferito il ministero di accogliere le persone con disagi dell’anima, quindi tutti coloro posseduti dal demonio. «Per questo - si legge sul suo sito Internet - attualmente svolge una vasta azione di ascolto e accompagnamento delle persone sofferenti, applicando nella prassi quei principi che, per anni, giustificò e applicò nella comprensione del pluralismo culturale e delle rispettive categorie culturali».


L’INCHIESTA 
Monsignor Babolin, secondo l’accusa rappresentata dal pubblico ministero Sergio Dini titolare delle indagini, nel mese di febbraio del 2021 sarebbe entrato nel conto corrente bancario della pensionata, di cui ne avrebbe avuto la disponibilità, e avrebbe girato nel suo conto l’importante somma di 300 mila euro. Un’operazione passata inosservata fino al novembre dell’anno scorso quando l’amministratore di sostegno dell’anziana, un’avvocato del foro di Padova, si è accorta dell’ammanco analizzando lo stato patrimoniale della sua assistita. 
La legale, prima di procedere con una querela, si è messa in contatto con il monsignore per risolvere bonariamente la vicenda con la restituzione della somma. Il capo degli esorcisti, residente a Rubano nella struttura dell’Opera Provvidenza Sant’Antonio, era però stato a sua volta affiancato da un amministratore di sostegno: suo fratello. L’avvocato ha ripetuto l’offerta di non procedere legalmente al fratello del prete in cambio dell’immediata riconsegna dei 300 mila euro. Ma il tempo è passato e la 90enne non ha più visto il suo denaro. Così è scattata la denuncia e le indagini da parte della Procura. Prima di Natale gli inquirenti nel conto corrente del monsignore hanno trovato e posto sotto sequestro quella montagna di soldi. 


LA RELAZIONE
Ma come mai don Sante Babolin aveva accesso al conto corrente della pensionata? Dalle indagini è emerso un rapporto di amicizia di lunga data tra i due. L’esorcista, per un periodo, avrebbe anche vissuto in un appartamento a Rubano di proprietà dell’anziana. Gli inquirenti non escludono che il prelato, in passato, abbia già compiuto operazioni analoghe attraverso il conto corrente dell’amica. Monsignor Babolin, fino a un paio di anni fa, era in piena attività. Il suo ruolo era stato confermato anche dall’attuale vescovo Claudio Cipolla ed era a capo di otto preti esorcisti. 
In un’intervista rilasciata al quotidiano di ispirazione cattolica l’Avvenire, nel gennaio del 2020, aveva detto: «Sono tante le persone con problemi spirituali, ma una minima parte hanno problemi di possessione. Perché siamo in un mondo che ci spinge lontano dalla salvezza di Cristo». Il suo studio, dove celebra i riti esorcistici, è al Santuario della Madonna delle Grazie a Villafranca Padovana. Il pubblico non è stato mai ammesso ad assistervi. «Ogni volta è una lotta feroce contro questa entità malvagia - aveva raccontato - e c’è consapevolezza e tanta sofferenza da parte delle persone da essa possedute». 
 

Ultimo aggiornamento: 16:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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