Premi sessisti alla gara ciclistica: mocio alle donne, scoppia la polemica La replica dell'organizzatore

Domenica 4 Luglio 2021 di Redazione Web
i premi .... sessisti
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PADOVA - I "premi in natura" definiti sessisti  scatenano il putiferio: la vicenda e la polemica nasce, manco a dirlo, sui social e in particolare la pagina Facebook di Ciclocolor con alcuni utenti che  chiamano l'organizzatore della corsa "Il signor distruggere"

Alla prima classificata un montalatte e un mocio per pavimenti, all'ultima uno stendino per i panni. Erano i premi da assegnare alle cicliste del campionato regionale veneto ACSI 2021, di oggi domenica 4 luglio, a Sant'Eufemia di Borgoricco, in provincia di Padova. 

Alcuni siti giornalistici hanno pubblicato la locandina con i premi, sottolineando la visione stereotipata e sessista per le atlete: mentre gli uomini riceveranno, insieme ai set da ciclismo unisex, copertoni, prosecco e una cassa di birra.

LA DIFESA 
Ecco la replica dell'organizzatore Roberto Vecchiato patron della Ciclocolor: «Spiace per il clamore suscitato dalla lista premi per le partecipanti alla nostra manifestazione.

Spiace che un’occasione che poteva essere di confronto si sia trasformata in un’occasione di pubblica gogna, in cui ancora una volta i social diventano palco per aggredire e puntare il dito. Vorremmo ringraziare chi invece ha commentato cercando di capire le intenzioni, non volendo a tutti i costi trovare del marcio. In questa giornata, sapendo come generalmente le atlete vengono fatte gareggiare assieme alle categorie over uomini, abbiamo deliberatamente deciso di dedicare una partenza a tutte le donne. In tutte le gare ciclistiche che organizziamo da anni e anni, i premi sono sempre stati variegati, e le nostre intenzioni sono molto lontane dal voler essere sessiste o espressione del patriarcato. Il valore dei premi è del tutto equivalente, perchè non solo parliamo, ma crediamo nella paritá di genere.

Tuttavia, con gli occhi del dopo, - aggiunge Vecchiato - ci rendiamo conto che, estrapolata dal contesto, questa lista appaia discriminatoria. Quello che trasmette è una distinzione di ruoli, che per anni abbiamo accettato e contribuito a fissare, e che nel 2021 ci rendiamo conto essere sorpassata. Se è vero che generalmente gli uomini sono poco propensi ai lavori domestici, ci sono tuttavia le eccezioni. Ed è soprattutto vero che dobbiamo fare uno sforzo, a partire dai ruoli in famiglia e nell’educazione, a non creare discriminazioni, bensì eguaglianze. Non esistono generi, ma persone, ognuno con le proprie personalissime inclinazioni che vanno valorizzate a prescindere dal sesso.
Grazie a chi ci ha portato a riflettere sugli stereotipi di cui ancora siamo vittime. A chi ha bisogno di polemiche non abbiamo nulla da comunicare, siamo certi che domani ci sarà un nuovo caso mediatico con cui potrete intrattenervi. Dal canto nostro ci piacerebbe trasformare questa giornata in un momento formativo, chi ci ha insegnato qualcosa grazie al dialogo costruttivo. Ammettere di avere sbagliato non è la fine del mondo, da oggi ci impegneremo per migliorare ancora di più, nella convinzione che chi vorrà trovare un terreno comune ci aiuterà a liberarci dei pregiudizi».

Ultimo aggiornamento: 5 Luglio, 15:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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