Prandina: da ottobre parcheggio a pagamento con 250 posti auto

Lunedì 26 Luglio 2021 di Alberto Rodighiero
L'attuale parcheggio all'interno dell'ex caserma Prandina
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PADOVA Da ottobre la Prandina diventa a pagamento e, per il momento, non avrà più di 250 posti auto.

A due settimane dalla firma della permuta tra il Comune e il Demanio (che in cambio dell'ex caserma ha ottenuto l'area di via Anelli dove sarà realizzata la nuova questura), la giunta Giordani e Aps Holding sono al lavoro per dare un nuovo volto al parcheggio. In attesa del progetto definitivo che dovrà indicare quale area sarà dedicata alla sosta e quale al nuovo parco pubblico e alle strutture da destinare alle associazioni, in queste settimane si sta lavorando su un prospettiva di breve periodo, ovvero sulla messa a pagamento dell'attuale parcheggio gratuito.


A BREVE TERMINE

In quanto nuovo proprietario dell'area, l'amministrazione comunale è tenuta a mettere a reddito l'immobile. Diversamente si rischia un intervento della Corte dei conti. Questo significa che, entro breve, Aps dovrà installare i parcometri. Per il momento, però, le aspettative dei commercianti, che da anni chiedono un parcheggio da mille posti auto a servizio del centro storico, sono destinate a rimanere deluse. Una volta messa a pagamento l'area di sosta con ogni probabilità a ottobre i posti auto non sono destinati a moltiplicarsi. Non si andrà oltre ai 250 stalli attualmente già presenti gratis. Il motivo? In vista del progetto definitivo si vuole capire quale, effettivamente, è la richiesta di sosta nell'area. Non bisogna dimenticare che attualmente buona parte dei posti è occupata dai residenti dei condomini circostanti che lasciano le loro auto nell'ex caserma per buona parte della giornata. Per dissuadere questa pratica che, di fatto, fa scattare molto spesso il tutto esaurito alla Prandina, la holding guidata da Giuseppe Farina sta facendo anche un ragionamento sulle tariffe da applicare da ottobre in poi. Le ipotesi variano da 1,10 euro a 1,70 l'ora. È più che probabile però che, alla fine, si opti per la stessa tariffa applicata alla strisce blu di corso Milano, ovvero 1,70 euro. L'obiettivo è trasformare l'ex caserma in un parcheggio a rotazione dove lasciare l'auto solo per il tempo strettamente necessario per fare acquisti in centro.


GLI ALTRI SITI

La decisione finale dovrebbe essere presa entro l'estate, poi dovrebbero iniziare i lavori di allestimento del parcheggio e, per ottobre, tutto dovrebbe essere pronto. Lo sorso 10 luglio, intanto, si è chiuso con transazione da 65mila euro il contenzioso tra il Comune e i vecchi gestori del garage Europa di via Matteotti. Un contenzioso che era legato al pagamento parziale dei canoni d'affitto nel periodo 2013/2019. Palazzo Moroni, infatti, vantava nei confronti dei privati un credito di oltre 131mila euro e la cosa aveva dato vita a un contenzioso giudiziario. A fine giugno però le parti hanno raggiunto un accordo: dal momento che il Comune aveva già provveduto a incassare una polizia fideiussoria da 30mila euro, la partita si potrà chiudere con il pagamento da parte degli ex gestori di 65mila euro che potranno essere corrisposti in sei rate. La storica autorimessa (da sempre a gestione privata) dal luglio del 2019 è in campo ad Aps. Il parcheggio è diviso in due: da una parte ci sono i residenti e, dall'altra i posti auto a rotazione, ovvero quelli destinati a chi lascia l'auto in sosta per tempi brevi. Il passaggio di mano, però, non è certo stato indolore. Il subentro di Aps, infatti, ha diminuito in modo significativo i posti auto. Non solo. Dei 10 dipendenti in forza a Autoeuropa Srl (il vecchio gestore), ne sono rimasti solo cinque. Finirà, invece all'asta, il parcheggio Pace che si affaccia su viale Della Pace ed è gestito anche questo da Aps. La struttura è parte integrante dell'urbanizzazione dell'area ex Ifip. Anche nel caso in cui qualche privato dovesse aggiudicarsi il bene, il parcheggio rimarrà comunque nelle disponibilità di palazzo Moroni, quindi di Aps, in quanto lo stabile è stato dato in servitù permanente all'amministrazione comunale quando è stato dato il via libera all'urbanizzazione.

 

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