Commercianti in Municipio con 1.404 firme: «Vogliamo parcheggiare»

Venerdì 15 Febbraio 2019 di Luisa Morbiato
Commercianti in Municipio con 1.404 firme: «Vogliamo parcheggiare»
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PADOVA «Chiediamo l'apertura immediata della Prandina affinché si possa parcheggiare. Abbiamo raccolto 1404 firme di commercianti, ambulanti e residenti che sono state protocollate in Comune ma la raccolta non si ferma». A dirlo è Vanda Pellizzari, consigliere della Lista Bitonci. «Non vogliamo passeggiare per il centro e continuare a dire qui c'era il tal negozio, qui c'era quell'altro - insiste -. Troppe le chiusure che si susseguono, vogliano passeggiare e vedere un centro città vivo. Stiamo difendendo il nostro diritto di lavorare e vogliamo dare alla città la possibilità di essere vista». La raccolta firme avviata qualche giorni fa da Vanda Pellizzari e da un gruppo di commercianti quindi, nonostante la consegna delle 1404 firme indirizzate al sindaco Giordani, non si ferma. L'obbiettivo è quota 5000. «Ci sono anche un centinaio di firme di ambulanti perché anche nelle piazze dicono di risentire della chiusura della  città provocata da Ztl, mancanza di parcheggi e multe. Non voler aprire la Prandina al parcheggio significa mostrare solo ottusità - continua Pellizzari - vogliamo o no dare risposte ai cittadini? Agenda 21 si dimostra una perdita di tempo e sappiamo che nulla ostacola l'utilizzo della Prandina, non certo il Demanio, ma solo una presa di posizione ideologica. Lo spazio in questione è enorme quindi a tutti fa piacere un polmone verde ma ci sta comodo anche il parcheggio, ricordiamo che Padova Ovest ne è priva, fatto il quale si può pensare anche a togliere quello di piazza Insurrezione. Siamo tutti felici che Padova diventi patrimonio dell'Unesco ma questo patrimonio deve anche essere fruibile». 
A protocollare le firme raccolte anche alcuni commercianti. «Con la Prandina aperta sembrava un'altra città, ho lavorato tanto, dovevo dare appuntamenti per scaglionare i clienti - spiega Federica Veronese titolare Sound Travelers - ora il passaggio si è nuovamente ridotto ed il lavoro è calato». «Anch'io ho raccolto firme, perché Corso Milano era meno trafficato in tantissimi si fermavano al parcheggio - aggiunge Leonora Marchesin del Bar Belle Epoque -. C'era gente che transitava passeggiando e le attività hanno lavorato tutte di più. Non possiamo morire». 
LA LETTERAIl caso è al centro anche di una lettera inviata al sindaco dal consigliere di Forza Italia Eleonora Mosco che chiede la veloce riapertura del parcheggio ricordando la posizione strategica nel quadrante ovest della città ma soprattutto la disponibilità del bene pubblico. «Il sindaco ha l'obbligo di dare esecuzione a quanto previsto dal Demanio, ossia destinazione d'uso a parcheggio - sottolinea Mosco - inoltre chiedo al sindaco di discutere la mozione park Prandina depositata il 16 gennaio scorso ma che tarda ad approdare in Consiglio. Senza parcheggio si limita la mobilità delle persone, la fruibilità del territorio e si danneggia fortemente il commercio. Inutile arrampicarsi sugli specchi, parlare di carotaggi da eseguire, che ancora non sono iniziati, e sono a campione quindi possono benissimo convivere con il park - continua il consigliere -. Si tratta di una questione ideologica: la volontà di questa amministrazione è di svuotare dalle auto la città togliendo parcheggi e aumentando le rastrelliere per le bici forse seguendo il suggerimento di Legambiente che, pubblicamente ha dichiarato che dove si parcheggia un'auto ci stanno 15 bici che movimentano 15 persone. Tutti vogliamo il bene della città ma non si può sempre procrastinare. Ora si parla di definire il futuro della Prandina entro il prossimo dicembre e si parla di nuovo rinvio per definire la Ztl. Non è accettabile». 
Prandina e Ztl sono dunque connesse secondo Eleonora Mosco, prima firmataria di una mozione sottoscritta dai consiglieri Vera Sodero e Alain Luciani della Lega, Giacomo Cusumano del Movimento 5 Stelle, Vanda Pellizzari e Ubaldo Lonardi della Lista Bitonci. Con la mozione si considera che gli orari Ztl individuati fino ad ora sono inadeguati, aggiungendo che l'area è ristretta e crea solo problemi ai residenti, ai commercianti e non porta beneficio all'ambiente. L'attuale Ztl non ha comportato nemmeno variazioni alle abitudini dei cittadini nella scelta del mezzo per arrivare in centro creando invece gravi problemi di accessibilità considerata la mancanza di parcheggi. Per queste e altre considerazioni i consiglieri chiedono, tra gli altri provvedimenti, che sindaco e giunta prima di valutare gli orari della Ztl rivedano l'accessibilità alla città prevedendo un nuovo sistema di parcheggi a ridosso del centro.

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