Serata con pienone di universitari al Portello: traffico bloccato, rifiuti dappertutto, residenti arrabbiati

Venerdì 29 Ottobre 2021 di Luisa Morbiato
Portello, la scalinata presa d'assalto

PADOVA - Nuovo mercoledì di ressa e caos al Portello, il quartiere più amato dagli universitari per la tradizionale uscita infrasettimanale. Durante il lockdown si era spopolato, gli studenti fuori sede se n'erano tornati a casa seguendo le lezioni a distanza sul computer, ma ora che la vita al Bo è tornata quasi alla normalità, ecco che il Portello è tornato il luogo preferito per far festa.

E così, l'altra sera, il quartiere si è riempito del popolo degli studenti che hanno affollato locali e strade. 

LA SERATA
Intorno alle 22 i parcheggi lungo via Trieste e quelli degli istituti universitari hanno iniziato a riempirsi di auto e scooter e nel giro di una decina di minuti tutti gli spazi possibili sono stati occupati. Una fiumana di ragazzi si è avviata lungo l'argine del Piovego verso Porta Portello anche se, in tanti hanno scelto di non oltrepassarla per dirigersi subito verso la scalinata che, ben presto, ha registrato il tutto esaurito. 
Contemporaneamente, in tantissimi hanno attraversato il ponte, sbucando sulla piazza e avviandosi verso i locali, occupando i plateatici. Ma la vera folla era quella rimasta in piedi sul selciato della piazza, sotto i portici e pure in mezzo alla strada, tanto da impedire il passaggio delle auto, bloccando il traffico che proveniva da via Gradenigo proprio verso piazza Portello. Stessa situazione anche poco distante: tutto bloccato per chi in macchina o in scooter, arrivando da via Belzoni, tentava di entrare in via Portello per poi dirigersi verso via Marzolo. 

IL POPOLO DELLA NOTTE
Ragazzi, tutti rigorosamente con un bicchiere o una bottiglia tra le mani, incuranti delle auto, dei motorini o delle biciclette che dovevano passare. Senza nessun pensiero per la testa, se non quello di divertirsi, tutti gli avventori del mercoledì universitario continuavano a rimanere fermi a chiacchierare anche se sfiorati dalle auto. Nessuna risposta da loro nemmeno a quegli automobilisti che chiedevano un po' di spazio, giusto per arrivare a parcheggiare al proprio garage. Intorno alle 23, un fiume in piena di persone si spostava verso la Porta in entrambe le direzioni. Impossibile camminare contro corrente, ma solo lasciarsi trasportare dal flusso di avventori. 
Sempre più gente. E sempre più rifiuti a terra, tra bicchieri e bottiglie, pacchetti di sigarette e lattine. Tutto abbandonato sui parapetti del ponte e delle vie Gradenigo e Loredan, ma anche sui piedistalli degli ombrelloni: i cestini - pochi per la verità - e i cassonetti ormai traboccanti già a metà serata erano incapaci di contenere altri rifiuti. Le code in attesa di fronte agli ingressi dei bar sono andate ingrossandosi sempre più, fin dopo la mezzanotte abbondante. Sulla soglia, i solerti addetti alla sicurezza, con tanto di pettorina di riconoscimento, cercavano per quel che potevano di contingentare gli accessi, facendo entrare un solo avventore per ogni gruppo. Alcuni in modo rigoroso controllando anche che venisse indossata la mascherina obbligatoria al chiuso, altri in maniera meno rigida. 

Ressa anche di fronte al locale all'inizio di via Marzolo per il MercoleGin che ogni mercoledì offre gin tonic o gin lemon a soli 3 euro, sotto lo sguardo di un addetto , anche in questo caso riconoscibile dalla pettorina, indaffaratissimo a mantenere l'ordine tra i clienti. Ma tenere a bada tutti era come tentare di svuotare il mare con un cucchiaino. Intorno alla mezzanotte, arrivando all'incrocio con via Belzoni e girando lo sguardo verso Porta Portello, si vedeva solo una distesa di teste. Anche qui la circolazione era difficile: tutti in mezzo alla strada incuranti degli esasperati colpi di clacson degli automobilisti. La notte di festa si è protratta ben dopo l'orario di chiusura dei locali: birra, sigaretta e chiacchiere lungo il Piovego, anche con le saracinesche abbassate. 

MALUMORI
E dopo la nottata di delirio, non potevano mancare le proteste dei residenti che, uscendo di casa il mattino successivo, sono stati costretti a ripulire i propri giardini dai resti dei bagordi. Gli eccessi della movida sono arrivati fino al locale Berlino, tanto che i residenti dei dintorni si sono riuniti per discutere della situazione e ora chiedono a gran voce l'intervento dell'amministrazione per sanare il problema. «Schiamazzi fino a notte fonda, portoni e muretti sporcati, o il Comune trova una soluzione pure per noi, oppure faremo anche noi un esposto alla procura. I clienti vanno tenuti nel locale, non sui marciapiedi».
 

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