Polveri neri sulle case da 18 mesi: resta il mistero, nuove indagini

Martedì 13 Novembre 2018 di Luca Marin
Polveri neri sulle case da 18 mesi: resta il mistero, nuove indagini
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TREBASELEGHE - Zona industriale, nuovo monitoraggio dell'aria. Se la qualità di ciò che si respira non ha destato preoccupazione secondo i precedenti esami Arpav, è anche vero che a dicembre partirà una nuova campagna di rilevamento atmosferico che verrà ripetuta nel periodo estivo. Per quanto concerne l'origine e la pericolosità delle polveri che si appoggiano nei davanzali delle abitazioni dei quartieri a sud del paese non ci sarebbero ancora notizie ufficiali dopo più di un anno e mezzo dai primi rilevamenti.

È una storia senza fine quella che il comitato Caelum Purum (Cielo Sereno) ha sollevato a partire dal mese di agosto dell'anno scorso sulla presenza di odori nauseabondi (ultimamente in calo) e di polveri la cui composizione non è ancora chiara per i residenti delle via Colombo, Manetti e dell'artigianato. Nello scorso mese di ottobre in municipio a Trebaseleghe, alla presenza dei dirigenti dell'Arpav Ivano Pigato e Claudio Gabrielli, degli amministratori comunali e di alcuni rappresentanti del comitato cittadino a difesa della salute delle famiglie in zona industriale, i tecnici hanno illustrato la relazione tecnica inerente gli esiti del monitoraggio della qualità dell'aria dalla quale non emergono criticità, anche se, come sottolineato più volte dalla stessa agenzia Arpav, il limite di questa indagine strumentale è rappresentato dalla massima dispersione degli inquinanti a causa della situazione meteoclimatica (l'indagine è stata condotta dal 29 marzo al 16 maggio, ovvero nel periodo di diminuzione degli inquinanti e con parecchi giorni ventosi come si legge nella relazione). 
AGENZIAPer questo motivo l'agenzia ha programmato altre due campagne di rilevamento, una invernale fissata per il prossimo mese di dicembre e l'altra durante il periodo estivo. «Per quanto riguarda la presenza di polveri sospette, invece, i valori di metalli rinvenuti nel Pm10 e non normati dalla legge nella relazione tecnica non sono confrontati con alcun valore di fondo né con altri rilievi presso altri siti analoghi della provincia - affermano i rappresentati del comitato Caelum Purum- i responsabili di Arpav non hanno ancora chiarito se in tale materiale repertato siano contenuti ceneri od ossidi di metallo, limitandosi ad informare che la composizione metallica, per altro unico elemento noto, è compatibile con elementi crostali, ossia appartenenti alla crosta terrestre». I cittadini che da mesi non sanno più a che Santo rivolgersi, non hanno le idee chiare sulla reale provenienza delle polveri. «In effetti- dicono quasi con rassegnazione- non si è ancora formalmente chiarita la provenienza di frammenti di lamina metallica, visionata dai dirigenti stessi sui davanzali nelle case della zona, durante un sopralluogo effettuato nello scorso marzo. Pur avendo presente che sono ancora in corso accertamenti e che si devono svolgere ulteriori campagne di valutazione dell'aria, ad un anno dall'inizio di tale indagine sono ancora molte le domande senza risposta - il commento dei cittadini di Trebaseleghe - .Ci auspichiamo di poter ritrovare con l'amministrazione comunale, che non ha più nominato alcun consulente, quel dialogo fatto di competenza, ascolto e collaborazione instaurato con Amedeo Borile (il consulente scomparso recentemente, ndr)».

    
Ultimo aggiornamento: 13:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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