Per l’addio al poliziotto eroe Zorzino un corteo di moto e auto della polizia

Martedì 7 Marzo 2023 di Marina Lucchin
Domenico Zorzino

PADOVA - Sarà il vescovo a celebrare domani -mercoledì 8 marzo - alle 15.30 i funerali di Stato per il poliziotto eroe Domenico Zorzino, mentre tutta Anguillara sarà in lutto cittadino. A sedere tra i primi banchi, con la famiglia dell’agente, morto nel Gorzone tentando di salvare Valerio Buoso, Lamberto Giannini, il capo della polizia e tutte le più alte cariche, sia civili che militari, della provincia e della regione. Sarà presente anche il governatore Luca Zaia
La scelta dei funerali di Stato è quasi un atto dovuto data la morte eroica a cui il 50enne è andato incontro.

Un gesto d’altruismo estremo che ha toccato il cuore di tutta Italia, con le condoglianze arrivate anche dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a nome dell’intero governo, oltre che da tutte le realtà politiche e sociali venete e locali. 

LA COMMOZIONE

Ma oltre a prefetti e dirigenti, generali e ufficiali, sindaci e presidenti, ad accompagnare nel suo ultimo viaggio terreno Zorzino saranno i suoi colleghi: i motociclisti della polizia stradale e le auto del Reparto prevenzione crimine, in cui lavorava il 50enne scomparso così tragicamente, scorteranno il feretro prima, alle 11.30, dall’obitorio di Schiavonia alla palestra di Anguillara, dove verrà allestita domani la camera ardente, poi, alle 15, da qui alla chiesa del paese, dove verrà celebrato il rito d’addio. Prima delle esequie il picchetto d’armi. 

PAESE SOTTO CHOC

Intanto il sindaco Alessandra Buoso ha anche definito i dettagli per il lutto cittadino
«Ritenuto di interpretare il sentimento dell’intera comunità anguillarese - ha annunciato ieri - profondamente colpita da questa immane tragedia, la quale ha manifestato unanime desiderio di partecipazione al dolore che ha colpito i familiari degli scomparsi e altresì doveroso rappresentare la più profonda gratitudine per il nobile ed eroico gesto di generosità ed altruismo compiuto da Domenico Zorzino nei confronti di Valerio Buoso, che rafforza i più alti valori civici e sociali del rispetto, del mutuo soccorso e di amore per il prossimo, valori alla base delle regole di vita in una comunità unita e coesa, come Amministrazione Comunale abbiamo disposto la proclamazione del lutto cittadino per tutta mercoledì». 

COSA PREVEDE

L’ordinanza del sindaco prevede la chiusura di tutte le scuole di ordine e grado presenti nel comune, la sospensione di tutte le manifestazioni pubbliche da ieri sino a domani, ai titolari di attività commerciali e ai pubblici esercenti “di evitare, con cortese sollecitudine, di porre in essere comportamenti che contrastino con lo spirito del lutto cittadino”.
Inoltre si chiede di abbassare le serrande alle 10.15 e alle 15.00 fino alla conclusione delle cerimonie funebri, per i titolari di attività commerciali e per i pubblici esercizi, pur senza obbligo di sospensione dell’attività commerciale. 
A mezzogiorno, infine, tutti saranno tenuti a osservare un minuto di silenzio.

LA VICENDA

È ormai chiarita la dinamica. Una tragedia che non ha avuto altri testimoni oculari all’infuori delle due vittime, ma che è stata ricostruita in tutte le sue fasi, anche se restano dei punti oscuri che non potranno essere chiariti. Innanzitutto, cosa abbia portato l’utilitaria di Valerio Buoso a precipitare dall’argine dentro al canale. Il pensionato frequentava quella zona impervia e soffriva di patologie cardiache. 
Da qui l’ipotesi che, una volta arrivato sul sentiero che costeggia il Gorzone, abbia accusato un malore che gli ha fatto perdere il controllo della vettura. L’anziano si sarebbe infatti trovato all’interno dell’abitacolo quando l’auto è precipitata nella ripida scarpata. 
È l’ipotesi più avvalorata anche da alcuni amici di Buoso, che nei giorni scorsi si sono recati sul luogo della tragedia: «Qui non veniva più a fare legna – spiega uno di loro –, era una persona attenta, sono convinto che si sia sentito male per essere finito così». 
Non si può nemmeno escludere che il 75enne fosse rientrato nell’abitacolo per cercare di fermare l’auto che, magari ferma senza freno a mano inserito, si era mossa. L’unico a saperlo era Domenico, che assistendo alla scena non ha esitato un istante. Ha chiamato il 113, avvisato dell’incidente e lasciato aperta la telefonata per consentire ai soccorritori di localizzare il punto esatto. Poi ha lasciato cani e cellulare sulla riva e si è gettato in acqua. 
Ha estratto Buoso dall’abitacolo e l’ha trascinato verso terra. Al culmine dello sforzo però si è dovuto arrendere, là dove sono poi stati trovati i corpi il giorno dopo, ancora abbracciati.

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Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 14:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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