Bimbo cade in piscina e rischia di annegare, salvato dal bagnino

Mercoledì 29 Luglio 2020 di Gabriele Pipia
La piscina di Villa Ferri dove il bambino ha rischiato di morire
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PADOVA - Villa Ferri, una delle piscine più conosciute e frequentate di Padova, tre e un quarto del pomeriggio. I bambini stanno risalendo dall’acqua: giocano, ridono, scherzano. Ma è questione di un attimo. Uno di loro scivola sul bordo, perde l’equilibrio e finisce di nuovo dentro. Beve e piomba con la testa giù. Quelli che seguono sono 120 secondi di angoscia pura. Due amichetti urlano e lo tirano su di peso, con tutta la forza che possono avere i loro muscoli a quella tenera età. Il bagnino, ventenne, interviene subito. Lo prende in braccio e lo stende sul tavolo iniziando a massaggiargli lo sterno. La manovra respiratoria funziona, il piccolo si riprende e “sputa” tutta l’acqua ingerita. Tutti i testimoni, con gli occhi ancora sconvolti davanti alla tragedia sfiorata, tirano un grande sospiro di sollievo. Il bambino è stato ricoverato in ospedale, ma le prime due tac hanno dato esito negativo. Intanto in Procura è stata aperta un’inchiesta. 

L’episodio è capitato lunedì pomeriggio durante un’attività del centro estivo al centro sportivo di via Bosco Papadopoli, zona Salboro, molto noto ai padovani anche per la presenza di pizzeria e campi da calcetto che ospitano tradizionalmente diversi tornei amatoriali. Lo sfortunato protagonista è un bambino padovano di quattro anni. Aveva appena terminato di fare il bagno quando è sfuggito all’occhio degli istruttori ed è scivolato nuovamente in piscina. A quell’età basta un attimo per bere e finire con la testa sott’acqua. Così è stato. «I suoi amici lo hanno sollevato accorgendosi subito che era caduto, poi il bagnino è stato molto bravo a tenere la situazione sotto controllo mettendolo disteso di lato, in posizione di sicurezza, e praticando le adeguate manovre respiratorie. Lo ha salvato, quel piccolo poteva davvero annegare» racconta un testimone. A dare supporto gli organizzatori del centro estivo ma anche un infermiere fuori servizio che ha subito rilevato pressione e ossigenazione del piccolo. 
In via Bosco Papadopoli sono arrivati anche ambulanza e auto medica del Suem. Il bambino, decisamente scosso, è stato accompagnato al pronto soccorso pediatrico. Lunedì sera tac cerebrale e tac cervicale hanno dato esito negativo, ma il piccolo è rimasto ricoverato per ulteriori accertamenti. 
Il padre ha già avuto modo di confrontarsi con i responsabili del centro estivo su quanto è accaduto. Se non ci saranno complicanze da oggi il bambino potrebbe tornare tranquillamente a casa. Spetta alla Procura ricostruire l’esatta dinamica e le eventuali responsabilità. 
 
Ultimo aggiornamento: 08:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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