Il prete non arriva, i fedeli dicono messa da soli

Lunedì 28 Settembre 2020 di Nicola Benvenuti
Il prete non arriva, i fedeli dicono messa da soli
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PIOVE DI SACCO - Il celebrante non arriva per la messa e dopo qualche minuto di attesa i fedeli si organizzano con la proclamazione delle letture, i canti e la distribuzione della Comunione, una modalità comunque prevista dalla Chiesa, con alcune regole ben precise.

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I fedeli dicono la messa da soli

Il fatto è accaduto sabato sera nella chiesa parrocchiale di Sant’ Anna, a Piove di Sacco, che fa parte dell’omonima Unità Pastorale con cinque parrocchie. Alle 18.30 era prevista le celebrazione della messa prefestiva, il parroco don Giorgio De Checchi, che è pure vicario foraneo e referente regionale per l’associazione Libera fondata da don Luigi Ciotti era assente per altri impegni fuori parrocchia e al suo posto sarebbe dovuto andare don Massimo Draghi, arciprete del Duomo cittadino. 

Qualche minuto dopo, uno dei fedeli presenti, già stimato avvocato nel capoluogo della Saccisica e che in passato ha ricoperto ruoli di rilievo nella comunità cristiana, si è avvicinato al microfono informando l’assemblea che don Draghi non era al momento raggiungibile, invitando al contempo i fedeli presenti in chiesa a restare: si sarebbe infatti celebrata la Liturgia della Parola e distribuita la Comunione, secondo quanto dispongono in questi casi le norme previste dalla Congregazione per il culto divino.

Incoraggiati dall’autorevole parola dell’avvocato gli animatori del canto hanno così iniziato e la celebrazione ha avuto luogo, senza che nessuno uscisse dalla chiesa prima del termine. Una donna presente a Sant’ Anna sabato sera spiega così quanto avvenuto: «Alla fine tutti erano felici, consapevoli che questa sarà una delle tante volte che la casistica si ripresenterà e la comunità si è sentita pronta alla novità, questo era il termine che ricorreva più frequentemente tra la gente. Dobbiamo diventare più “grandi”, scoprendo nuovi “ministeri”. Una buona comunità è in grado di riscoprire i veri valori e il nuovo non ci deve spaventare».

Ieri mattina, interpellato, don Massimo Draghi ha così spiegato l’accaduto: «In molti si sono preoccupati che mi fosse successo qualcosa, non rispondendo al cellulare, ma si è trattato di una mia amnesia, dovuta al fatto che non mi ero appuntato il cambio della celebrazione con don Giorgio» afferma.
In Diocesi da anni in alcune Unità pastorali la messa domenicale viene celebrata ogni quindici giorni e nella domenica in cui non è prevista, alcuni laici incaricati, laddove non ci siano diaconi permanenti o religiose, provvedono a svolgere quanto fatto dai fedeli sabato sera a Sant’ Anna di Piove. La Messa, spiegano autorevoli liturgisti, è celebrata unicamente dal sacerdote (vescovo e presbitero) validamente ordinato. Nessun altro può celebrarla: tuttavia il Direttorio emesso nel 1988 dalla Congregazione per il Culto Divino nel 1988 prevede che “La liturgia della parola con le letture e le orazioni del giorno, seguita dalla Comunione,sia la forma più compiuta per una celebrazione ‘sostitutiva’ della Messa nel caso sia assente il sacerdote.

Ultimo aggiornamento: 10:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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