Addio a Checco Mattioli, storico ristoratore, partito dai "panini onti" e dall'osteria con le carte

Mercoledì 16 Giugno 2021 di Nicola Benvenuti
Francesco "Checco" Mattioli

PIOVE DI SACCO - Addio Checco Mattioli, per decenni titolare della trattoria e pizzeria da Andrea di via Conte del Panico a Piove di Sacco. Se n'è andato qualche anno dopo la chiusura del locale avviato dalla famiglia nel lontano 1957. Aveva 68 anni, Francesco Mattioli, ristoratore molto noto nel capoluogo della Saccisica.

Il padre Andrea, insieme alla moglie Giovanna e ai figli Angela e Giovanni, detto Giancarlo, era partito negli anni del boom economico con un bar, la tipica osteria veneta di quegli anni, con la possibilità del gioco delle carte e sul retro il campo da bocce.

Il terzo figlio Alessandro invece aveva scelto di fare un lavoro di concetto. Alla gestione paterna era poi subentrato Francesco, Checco per tutti a Piove, che coadiuvato dalla sorella Angela, deceduta prematuramente qualche anno fa, dalla moglie Emanuela e dalla cognata Lella, ottime cuoche, aveva creato nel tempo una trattoria ricercata per la bontà delle pietanze della tradizione veneta. Francesco e la sua famiglia però, intorno agli anni novanta capirono che anche il mondo della ristorazione doveva cambiare.

Furono così i primi nel piovese, ma forse anche in tutta la Bassa padovana ad introdurre la preparazione dei cosiddetti panini onti, un prodotto poi divenuto tipico dello street food veneto. Molti dei ventenni di quegli anni ricordano infatti il panino Ganso, una vera specialità per la quale si doveva anche fare la coda nel locale gestito dalla famiglia Mattioli. Nella trattoria da Andrea, sono cresciute anche le nipoti di Francesco, Sonia e Stefania Mattioli, che gestiscono l'edicola a pochi metri dal locale, ora in fase di ristrutturazione.

«Siamo una famiglia molto unita e con i nonni prima e gli zii successivamente siamo cresciute», racconta Stefania Mattioli. «Ricordo in modo particolare la festa di San Martino, patrono di Piove di Sacco, in quel giorno eravamo tutti schierati in trattoria per dare una mano fin dalle prime ore del mattino. Gli avventori infatti si presentavano per mangiare le trippe, il baccalà, lo spezzatino di cavallo che prima la zia Angela, poi mia mamma Lella preparavano secondo la tradizione, mentre lo zio Checco era impegnato ad intrattenere la gente che si affollava al banco», aggiunge commossa Sonia. Un altro pezzo di storia piovese, fatto di rapporti e relazioni schiette, che se ne va: l'estremo saluto a Francesco Checco Mattioli sarà dato nel pomeriggio di domani alle 16 nel Duomo di Piove di Sacco.
 

Ultimo aggiornamento: 21:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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