PADOVA - La picchiava, la costringeva a stare in casa senza avere contatti con nessuno. Un 60enne padovano si è visto notificare dai poliziotti della Squadra mobile un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dall'anziana madre: l'accusa è di maltrattamenti in famiglia.
Le botte alla madre anziana
L'uomo era già stato condannato lo scorso aprile per lo stesso reato e per lesioni personali aggravate, sempre nei confronti della madre ultraottantenne. Nonostante questo ha continuato a comportarsi in modo aggressivo e violento. Approfittando della fragilità della donna la offendeva, la umiliava e minacciava di continuo. Durante i suoi scatti d'ira l'uomo danneggiava i soprammobili presenti in casa, la aggrediva con tale violenza da procurarle una tumefazione all'occhio sinistro in un'occasione e un'escoriazione alla mano sinistra in un'altra.
Inseguimento in tangenziale
Altro caso di violenza contro le donne è quello di un 37enne moldavo, indagato per atti persecutori, violenza privata e danneggiamento nei confronti dell'ex compagna convivente. L'uomo la minacciava di darle fuoco, di ucciderla, le ha messo del liquido nel serbatoio dell'auto rendendo il mezzo inservibile. La donna era talmente spaventata da modificare le sue abitudini, viveva in uno stato di costante ansia e paura. Il 1 agosto ha seguito la donna in macchina in tangenziale e mettendo in atto sorpassi e manovre pericolose ha costretto l'ex compagna a fermarsi. Ma la polizia è arrivata in tempo, prima che potesse farle del male. Anche per lui c'è il divieto di avvicinamento.
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