Padova, piazza Insurrezione pronta a diventare pedonale

Venerdì 17 Febbraio 2023 di Gabriele Pipia
Piazza Insurrezione dall'alto

PADOVA - Il primo esperimento risale a domenica 20 marzo 2022 in occasione della Festa della bicicletta. Poi è arrivato il Capodanno 2023 con il grande concerto di Max Gazzè. La prossima prova tecnica sarà il 26 marzo in occasione di un’altra Ecodomenica all’insegna delle biciclette. Nei prossimi anni vedere piazza Insurrezione chiusa alle auto sarà la normalità.

Il Comune sta lavorando concretamente alla pedonalizzazione per trasformare l’attuale piazzale in un grande spazio dedicato alle passeggiate e alle manifestazioni.

Il risvolto più delicato di questa operazione è ovviamente quello legato alla chiusura dello storico parcheggio, ma l’amministrazione ha in mano gli ultimi dati di Aps che dimostrano come il nuovo park Contarine abbia quasi sempre moltissimi spazi liberi in grado di assorbire la chiusura del Park Insurrezione. È su questi dati che si baserà la rivoluzione.

La linea del tram

L’obiettivo è trasformare il Contarine nel nuovo grande parcheggio al servizio del centro storico portando via le auto da piazza Insurrezione. Entro quando? A Palazzo Moroni nessuno si prende la responsabilità di dare tempistiche precise ma di sicuro i prossimi mesi, quelli in cui verrà redatto anche il progetto definitivo del futuro tram Rubano-Vigonza, saranno decisivi per ridefinire la viabilità di tutta l’area attorno a corso Milano. E la discussione entrerà nel vivo anche per quanto riguarda Piazza Insurrezione che nel 2024 sarà quasi certamente pedonale.

La politica

Già nel 2015 l’allora sindaco Bitonci immaginava una rivoluzione ipotizzando una «Piazza Insurrezione come Covent Garden». In questi anni Sergio Giordani non ha mai fatto mistero del suo desiderio di pedonalizzarla. In maggioranza la forza politica che più sollecita la pedonalizzazione è ovviamente Coalizione Civica (a gennaio la capogruppo Nalin ha annunciato una mozione in Consiglio per spingere verso questa soluzione) e dalle altre anime del centrosinistra non si sono registrare contrarietà. Anche dai commercianti non è mai arrivata una netta chiusura all’ipotesi a patto che rimanga aperto anche un ampio parcheggio alla Prandina. Il futuro dell’ex caserma al momento resta un grande rebus con il sindaco impegnato a trovare un difficilissimo punto di equilibro tra chi vorrebbe un grande parco, chi auspica un nuovo auditorium e chi è interessato solamente ai posti auto.

La situazione

Attualmente nell’area di Corso Milano troviamo tre ampi parcheggi gestiti tutti da Aps, società partecipata del Comune. Quello di Piazza Insurrezione ha un altissimo ricambio di auto: conta 120 posti e un costo di 3 euro la prima ora che diventano 3,50 per ogni ora aggiuntiva. Il nuovo park sotterraneo Porte Contarine conta invece 320 posti al costo di 3,50 euro all’ora. Il tanto dibattuto Park Prandina, infine, oggi ne conta 180 al costo di 1,40 euro. Il ragionamento dell’amministrazione verte proprio sulla “migrazione” dei posti auto da piazza Insurrezione al Park Contarine che spesso e volentieri risulta semivuoto. Ieri all’ora di pranzo i posti liberi segnalati dalla app Easypadova erano 143. Il nuovo parcheggio Contarine ha inglobato anche il vecchio garage privato “Europa” e ora Aps sta facendo una massiccia campagna per farlo conoscere e utilizzare. Prima le opere dello street artist Tony Gallo, poi una precisa strategia comunicativa per ricordare ai padovani che non si tratta più di un parcheggio privato e che i costi sono stati abbassati. Un’operazione che sarà appunto completata con la chiusura del parcheggio in piazza Insurrezione. A quel punto il park Contarine troverebbe ancor più centralità, a ridosso del cuore nobile della città.

Il futuro

Il progetto è un importante tassello della riorganizzazione urbanistica legata alle nuove linee del tram e a seguirlo è principalmente l’assessore Andrea Ragona. La nuova piazza pedonale, con panchine e nuovi alberi, diventerà quindi la piazza principale per eventi e iniziative di vario genere - dalla manifestazione sindacale alle domeniche ecologiche, dagli spettacoli natalizi ai ritrovi delle associazioni - senza andare ad intaccare le altre piazze del centro già condizionate dalla presenza dei plateatici e soprattutto dei mercati. Se Prato della Valle rimarrà quindi il luogo del raduno per gli eventi di maggior richiamo, dunque, piazza Insurrezione potrà essere la vera piazza degli eventi. No, il concerto di Capodanno in piazza Insurrezione non sarà più un evento eccezionale.

Ultimo aggiornamento: 07:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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