Piazza Duomo, attività anche in sagrato per favorire il ritorno della sicurezza

Sabato 15 Maggio 2021 di Nicoletta Cozza
La rissa avvenuta in un bar ha costretto le forze dell'ordine ad attuare un piano sicurezza

PADOVA - Il Cosp l’altro giorno aveva dato le indicazioni per riportare la sicurezza al Duomo. E ieri si è aggiunto un ulteriore contributo, cioè l’autorizzazione del vescovo monsignor Claudio Cipolla all’utilizzo del sagrato per allestire spettacoli che rivitalizzino il sito e tengano lontani i malintenzionati. Sono state definite nei dettagli, infatti, le iniziative che verranno messe in atto da oggi, quando alle 15 saranno collocate delle “transenne mobili” agli accessi, per dar modo alle forze dell’ordine di controllare che chi entra nell’area della Basilica non abbia superalcolici da consumare fuori dai plateatici, mentre dalle 18,30 l’area antistante la Basilica si trasformerà in palcoscenico con il concerto del gruppo “Gypsy Thief Caravan”. E prossimamente arriveranno i mercatini, in alternanza con gli eventi musicali. Tutto ciò andrà a sommarsi al monitoraggio costante da parte della Polizia di Stato e dei vigili. L’intenzione di procedere con un giro di vite per tenere sotto controllo il Duomo vede concordi il prefetto Renato Franceschelli, il questore Isabella Fusiello, il sindaco Sergio Giordani, il comandante dei vigili Lorenzo Fontolan e adesso anche il vescovo.
 

IL PREFETTO
Ed è stato lo stesso Franceschelli a sintetizzare in cosa consisterà il piano previsto in questo week end, da riproporre pure nel prossimo. «Saranno intensificati i presìdi, in particolare per quanto riguarda il consumo degli alcolici fuori dai plateatici. Agli accessi è prevista una sorta di “filtraggio”, ma non una chiusura fissa, per non bloccare il traffico: in pratica si tratterà di un “intralcio” per effettuare i controlli, che funzionerà dal primo pomeriggio all’ora del coprifuoco, quando scatta l’obbligo di chiusura. Il questore firmerà l’ordinanza e comunque si tratta di un segnale di rafforzamento del monitoraggio in tutte le piazze, perché la gente si sposta da una all’altra. Chi va per fare confusione sa chi gli verrà impedito, chi invece arriverà per passare in tranquillità qualche ora, si sentirà tranquillo. Quest’attenzione per il Duomo durerà alcune settimane. Io sono convinto che rendere il sito vivo allestendo degli spettacoli sia l’unica soluzione per ripristinare la normalità: un modello che è risultato vincente già ai Giardini dell’Arena. Mercatini e concertini riqualificheranno la piazza. In Prato della Valle, invece, non ci saranno chiusure». 
 

IL QUESTORE
Questa indicazione trova d’accordo pure il questore. «Ho sempre sostenuto - ha commentato Isabella Fusiello - che le piazze non debbano essere militarizzate, ma rese fruibili alle persone perbene. Ed è per questo che è stata chiesto al vescovo l’autorizzazione per utilizzare il sagrato per eventi che da oggi verranno proposti e poi anche sabato prossimo, per evitare che nel sito si verifichino episodi criminosi. Quella del Duomo è una piazza meravigliosa ed è uno scempio vederla teatro di azioni di aggressioni, o risse. Ci saranno controlli per evitare che i giovani introducano nell’area birra o vodka da consumare in giro. Conto, comunque, sul buonsenso e sul senso di responsabilità, per rendere ancora più bella e vivibile la città».
 

IL SINDACO
Giordani, infine, ha rimarcato l’importanza dello sforzo corale per rendere sicura l’area attigua al Duomo. «Non è accettabile succedano episodi come quelli registrati sabato scorso, ma la piazza deve tornare bella, tranquilla e aperta a tutti. Con l’aiuto della polizia, quindi, ogni ingresso verrà controllato, per fermare chi tenta di entrare con gli alcolici per poi ubriacarsi. Inoltre, d’accordo con il vescovo Cipolla, valorizzeremo il sito grazie alla presenza il sabato e la domenica di complessi musicali, in modo da allontanare i balordi. Nel frattempo è in corso l’installazione di altre telecamere e delle nuove luci. Stiamo facendo uno sforzo corale per una piazza bellissima che vogliamo rimanga tale. Padova è la casa di tutti, ogni persona è la benvenuta, ma si deve comportare con decoro e rispetto della città».

 

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