Muore nel giro di un mese l'ex gestore del bar Posta

Giovedì 15 Dicembre 2022 di Giovanni Brunoro
Luca Pellegrini aveva 56 anni

ESTE - Se ne è andato in pochissimo tempo, lasciando sgomenti famigliari e amici. Le comunità di Este e Solesino sono sotto shock per la prematura scomparsa di Luca Pellegrini, 56enne atestino morto martedì notte all’ospedale di Padova. Un fatto che ha lasciato forti punti interrogativi anche nei medici che hanno disposto l’autopsia sulla salma. 
Fino al mese scorso, Luca godeva di ottima salute, lavorava e faceva sport. Poi, le prime avvisaglie del male che lo avrebbe portato a morte repentina. Sintomi non specifici, che potrebbero essere inizialmente scambiati per influenza, stress o malesseri passeggeri. Luca lamentava dolori ad una gamba, ad un braccio e alla testa: disturbi che, al posto di passare, sono aumentati, tanto da suggerire il ricorso al pronto soccorso.

L’ex moglie Nicoletta, che non lo ha lasciato solo un istante, e il figlio 24enne Alberto erano molto preoccupati e desideravano che il loro caro avesse risposte certe. Il 17 novembre, Pellegrini è stato così ricoverato a Padova, dove la diagnosi di una neoplasia ha fatto precipitare la famiglia nello sconforto. Successivamente, le condizioni di Pellegrini sono via via peggiorate. «Desidero ringraziare il personale dell’ospedale di Padova - dichiara sconvolta Nicoletta - Luca è stato seguito benissimo, con grande competenza e umanità. Anche noi famigliari ci siamo sentiti rispettati e sostenuti in questo momento terribile».

È STATO GESTORE
L’uomo era molto conosciuto sia a Motta d’Este - sua località natale - che a Solesino, dove aveva gestito dal 2006 al 2010 il centralissimo bar Posta. Molti di loro avevano tenuto i contatti con gli ex gestori fino a oggi.
Racconta Nicoletta: «Quando ci trovavamo con i nostri amici di Solesino, si ritrovava subito la sintonia. Ho avvertito della scomparsa di Luca un nostro cliente, è rimasto sconvolto». Stessa reazione l’ha avuta il titolare della ditta Marchetti di Este, dove Pellegrini lavorava ora come carpentiere. Nel tempo libero, il 56enne adorava salire in sella alla sua bicicletta e percorrere i sentieri dei colli. Aveva anche radunato una compagnia di appassionati. 
Conclude Nicoletta: «Ricorderò sempre Luca come un uomo forte e innamorato della vita.

Quando incontravamo delle difficoltà, era lui a sostenerci ed esortarci a ritrovare l’entusiasmo. Paradossalmente, ci sentivamo più complici ora che non quando eravamo sposati».

A piangere la sua scomparsa c’è anche Ivano, il padre 85enne che abitava con lui.
 

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