Gli ultimi giorni di Peggy Guggenheim, accudita da Antonietta a Camposampiero: «Espansiva, capiva e parlava il dialetto veneto»

Nel 1979 è stata ricoverata all'ospedale di Camposampiero per curare il piede destro e poi è stata colpita da ictus

Mercoledì 26 Aprile 2023 di Elisa Fais
Peggy Guggenheim nel 1978

PADOVA - Non solo luoghi, ma anche vissuti. L'attività di ricerca portata avanti dall'archivista dell'Ulss 6, Maria Cristina Zanardi, ha messo in luce anche quanto accaduto nel 1979 a Peggy Guggenheim durante il ricovero all'ospedale di Camposampiero. Figura fondamentale nell'ambito artistico internazionale del Novecento, Peggy è stata la proprietaria e fondatrice del Museo Guggenheim di Venezia a palazzo Venier dei Leoni.

La diagnosi

Consigliata da persone di fiducia, Peggy si rivolse al Pronto Soccorso con l'intenzione di curare il piede destro che le provocava, a seguito di una caduta, forti dolori da settimane. Il ricovero risale al 7 novembre del 1979, nel reparto dei Dozzinanti dell'Ortopedia con una diagnosi di "poliatrosi in fase acuta". «Visitata dal dottor Puccioni, primario della Divisione di Ortopedia Traumatologia, viene programmato un intervento chirurgico al piede destro - racconta Zanardi - pur tenuto conto delle sue condizioni di salute generali, in parte compromesse da problemi circolatori agli arti inferiori e da uno scompenso cardiaco». Nei giorni successivi al ricovero, nonostante l'intervento, le sue condizioni diventano sempre più critiche. «Il problema al piede si rivela essere secondario - prosegue Zanardi -. Preoccupano piuttosto una insufficienza circolatoria periferica, con ipertensione e scompenso cardiaco, che la portano ad avere, nella seconda giornata di degenza, un episodio di edema polmonare acuto. Visitata dal geriatra, il 15 di novembre viene trasferita al reparto di Geriatria Mista. Qui viene colpita da un ictus cerebrale che le provoca una emiplegia destra.

Il peggioramento sarà progressivo fino al decesso, preceduto da un collasso cardio-circolatorio, avvenuto il 23 dicembre del 1979, all'età di 81 anni».

L'assistenza della signora Antonietta

Durante il ricovero Peggy Guggenheim, chiese di avere una persona che le facesse compagnia e si prendesse cura di lei. Fu per questo contattata la signora Antonietta. Nei reparti in passato si teneva un'agenda dove venivano riportati i nomi delle persone disponibili a fare assistenza agli ammalati. Antonietta fu scelta ad assistere Peggy perché aveva avuto una lunga esperienza come dama di compagnia da alcune famiglie benestanti. Ciò le permise di viaggiare in molti paesi e anche all'estero, tra cui la Spagna dove imparò bene la lingua. Antonietta oggi ha 95 anni, è di statura piccola, dall'animo generoso e buono, e ha raccontato all'Ulss 6 alcuni momenti della sua esperienza con Peggy Guggenheim. Per quasi tutto il periodo di ricovero, la ricorda come una donna «loquace, espansiva, sorridente nonostante le sue precarie condizioni di salute, capiva e parlava italiano ma anche il dialetto veneto, trapelava dalle sue parole e dai suoi racconti del passato un'anima generosa».

Tanti i dettagli ricostruiti. «Durante la degenza il figlio di Peggy, di nome Sindbad, giunse tre volte a trovare la mamma - conclude Zanardi -. Pur avendo egli stesso alcuni problemi di salute, si era raccomandato alla suora presente in reparto, di avvisarlo qualora la mamma si fosse aggravata egli sarebbe arrivato immediatamente».
«Venne a trovarla anche l'allora direttore del Museo con la moglie - continua -. Il giorno della improvvisa dipartita di Peggy Guggenheim, purtroppo Sindbad non poté accorrere immediatamente dalla madre, perché era impegnato a mettere al sicuro le opere d'arte conservate nei depositi del Palazzo Venier, minacciate da piogge torrenziali». 

Ultimo aggiornamento: 27 Aprile, 09:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA