Lorenzo Patrese sulle orme del padre: «Guardarlo correre è una sofferenza bestiale, ma so che lui è felice»

Domenica 27 Giugno 2021 di Nicoletta Cozza
Riccardo e Lorenzo Patrese

PADOVA -  Sfrecciare a oltre 250 orari è una passione di famiglia, che padre e figlio hanno nel Dna. Il primo con un passato da campione di Formula 1, il secondo, non ancora sedicenne, che sta confermando di avere ereditato i geni per distinguersi sui circuiti più importanti del mondo e poter ambire alla realizzazione di un sogno: salire sul podio da pilota della Ferrari. Riccardo e Lorenzo Patrese, infatti, anche in questo fine settimana sono a Vallelunga, dove il giovane si sta preparando per le prossime gare, in particolare per quella di luglio a Imola, e per confermarsi in testa alla classifica provvisoria del campionato italiano Rookie di Formula 4. I consigli di papà Riccardo sono fondamentali, ma di grande aiuto si rivelano pure i suggerimenti di Luca Baldisseri, l'ingegnere del team Akm Motor sport, che seguiva Michael Schumacher a Maranello.

IL RACCONTO
Patrese senior per macchine e motori conserva lo stesso trasporto che aveva da ragazzino. «Non nascondo - racconta - che le auto mi piacciono sempre da morire e guardarle mi dà entusiasmo. E se per strada rispetto i limiti di velocità, sui circuiti vado al massimo, divertendomi come quand'ero agli esordi. È successo pure un paio di anni fa, nell'ultima gara che ho disputato in Belgio, partecipando alla 24 Ore di Spa: alla guida di un'Honda Gt3, sulla pista ho pigiato l'acceleratore al massimo fino ad arrivare a oltre 260 orari. Mi hanno convinto a fatica a salire sull'abitacolo, cosa che a Spa non avveniva da 25 anni, ma alla fine sono stato davvero felice».
Adesso, però, ha passato il testimone al figlio. «So bene quanto Lorenzo, che tra l'altro non ha ancora conseguito la patente perchè non è maggiorenne, sia felice di gareggiare. Io faccio il tifo, mi immedesimo in lui, ma mentre sfreccia non sono tranquillo, anche se lo vedo coscienzioso, senza sbavature, o atteggiamenti sconsiderati. La mia è una sofferenza bestiale, in quanto ho la consapevolezza che è sempre dietro l'angolo la possibilità che commetta un errore, o che un avversario lo tamponi, e quindi sto male fino a quando la gara non finisce».
Sulle qualità di Lorenzo il padre non ha dubbi, anche se non si sbilancia e continua a raccomandargli di essere umile, rispettoso e di tenere alto il morale del team con qualsiasi risultato. «Sta andando bene, i risultati sono arrivati e gara dopo gara dimostra di essere in progressivo miglioramento.

Ha colmato il gap di avere iniziato tardi, perchè fino a 11 anni si è dedicato all'equitazione e solo a 13 ha iniziato a impratichirsi con freno e frizione, e ad avere la consapevolezza di cosa significhi condurre un veicolo. Inizialmente sono stato pressante e ricordo che lo facevo guidare all'aeroporto di Cortina, proprio per fargli recuperare il tempo perduto, mentre adesso che sta facendo bene mi soffermo sugli aspetti da correggere. Ad agosto compirà 16 anni ci sono tutti i presupposti perchè presto possa arrivare in Formula 3. Il sogno della Ferrari? Lo capisco in quanto ce l'avevo anch'io: ho avuto contatti con l'ingegner Enzo, ma poi, dopo quattro anni di incertezza, non se n'è fatto nulla. Alla fine, comunque, quello che conta è essere vincenti e scegliere la macchina migliore per raggiungere l'obiettivo».

LA PROMESSA
Lorenzo Patrese, nonostante la giovanissima età, è maturo e responsabile, in pista, come fuori, tanto è vero che anche a scuola sta andando bene e, nonostante l'impegno da pilota, è stato promosso in terza liceo con buoni voti. «Nelle ultime prove in cui mi sono cimentato - ha sottolineato - ho ottenuto buoni piazzamenti, ma devo cercare di fare ancora meglio, in vista del salto di categoria dell'anno prossimo. Importante sarà il test di Imola a luglio, che è uno dei circuiti più grandi del mondo. Cerco di prepararmi al meglio, curando la forma fisica e allenandomi con il simulatore che mi ha regalato papà per conoscere nei dettagli le piste. E poi, sapendo di avere un genitore che è stato un grande pilota, spesso vado a rivedere di filmati di quando correva i Gran Premi da protagonista».
 

Ultimo aggiornamento: 28 Giugno, 09:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci