Piacenza-Padova, l'analisi di Caneo: «Il tiro di Franchini era dentro di mezzo metro»

Il ct non ha digerito la svista arbitrale che non ha convalidato il 2 a 0 alla sua squadra

Martedì 1 Novembre 2022 di Pierpaolo Spettoli
Piacenza-Padova, un momento della partita

PADOVA - «Il gol di Franchini era dentro di mezzo metro. Il Padova ha fatto due reti e sulla carta ha vinto 2-1». Parte da qui l'analisi di Bruno Caneo che non digerisce la svista arbitrale che non ha convalidato il 2-0 alla sua squadra. E così nel finale è arrivato il pareggio piacentino di Zunno a negare una vittoria che sembrava già in tasca, anche se la squadra ha sofferto molto per tutto l'incontro. «Il Piacenza ha disputato una grande gara e ha meritato il pareggio, ma questa sera (ieri, ndr) il Padova aveva segnato due gol».

Rigore dubbio

Il cronista fa presente al tecnico che poco prima ci poteva essere un rigore per gli emiliani nel contatto di Belli con Cesarini. «Non è assolutamente rigore. É Cesarini che si butta contro Belli, non esiste dare un penalty del genere». Poi aggiunge. «Al di là della posizione in classifica sapevamo che il Piacenza è una buona formazione, ma abbiamo fatto qualcosina di meno di quello che sappiamo fare e allo stesso tempo abbiamo sprecato qualche opportunità per chiudere la partita per cui alla fine la paghi». Ancora sulla prestazione. «Sul piano tecnico è stato un passo indietro perché dopo essere andati in vantaggio devi cercare di fare il secondo e il terzo gol se ti consideri una squadra forte che vuole mirare a una classifica più importante. Non mi è piaciuto l'atteggiamento a volte rinunciatario della squadra, però va considerato anche che avevamo un centrocampo giovane e che Vasic sta faticando molto».

Le scelte

Ha inserito Radrezza. «Quando ci siamo messi con il centrocampo a tre era perché vedevo che la squadra faceva fatica a reggere il ritmo e il palleggio degli avversari e ho preferito proteggerla levando una punta e inserendo un centrocampista in più». É un peccato perché con una vittoria avreste agganciato il gruppo delle seconde. «É un peccato però dobbiamo recitare il mea culpa perché un punto l'abbiamo perso con il Novara, adesso altri due e fanno già tre: conti alla mano dovevamo essere a ventuno. Però adesso abbiamo una settimana per preparare la prossima gara di campionato, l'impegno di Coppa Italia non ci interessa molto e faremo giocare chi è stato impiegato meno».

Come si riparte dopo questa delusione? «Dobbiamo rimetterci a posto con lo spirito pensando a quello che potevamo fare di più e lasciandoci alle spalle tutto quello che è negativo. Da cosa dipende l'involuzione? Può essere anche fisica, ma è questione soprattutto di calciatori che in particolare davanti non stanno rendendo per quello che la squadra propone. Però abbiamo fiducia in questi ragazzi che prima o poi si sbloccheranno e porteranno punti importanti».

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