Padova-Albinoleffe allo stadio Euganeo finisce in pareggio: la crisi biancoscudata continua

Prima del fischio d'inizio (un minuto di silenzio per le vittime della strada) non manca il tema stadio, con i cori di scherno degli ultras

Domenica 20 Novembre 2022 di Andrea Miola
Padova contro Albinoleffe

La gara da montagne russe all'Euganeo con l'Albinoleffe porta in dote un nuovo pareggio, il quarto nelle ultime cinque partite, e allunga, sempre a cinque, la striscia di partite del Padova senza vittorie, con l'ultima affermazione arrivata a Trieste l'ormai lontano 19 ottobre. Illude in avvio Liguori, ma a inizio ripresa la fase difensiva biancoscudata mostra ancora una volta preoccupanti crepe e favorisce il sorpasso ospite, con Belli che subito dopo riporta l'equilibrio. Squadra generosa, a tratti buoni fraseggi, ma ancora troppo poco per tornare sugli standard di inizio campionato, a maggiore motivo se non viene meno la tendenza di farsi male da sola, con ingenui errori che costano sempre cari. E ora la classifica registra un anonimo decimo posto a nove lunghezze dalla vetta. Tre novità rispetto alla squadra sconfitta con la Pro Sesto. Oltre a Liguori, che affianca in avanti Ceravolo e Russini, preferito all'altro rientrante Piovanello, esordio stagionale dal primo minuto per Germano, braccetto difensivo di destra con spostamento di Belli sul fronte sinistro del terzetto. Prima del fischio d'inizio (un minuto di silenzio per le vittime della strada) non manca il tema stadio, con i cori di scherno degli ultras rivolti pure all'ex sindaco Zanonato.

Fuori dall'Euganeo uno striscione con scritto "Cittadino fermati: è la tua città".

Si gioca

Sul campo il Padova parte forte, ma deve fare i conti con un avversario ben coperto che concede pochi spazi e agisce di rimessa. Serve dunque un'invenzione che al 12' arriva dai piedi di Germano il cui lancio in profondità da centrocampo pesca Liguori che, complice l'intervento a vuoto di Milesi, si trova a tu per con il portiere che gli frana addosso. Inevitabile il rigore, trasformato con freddezza dall'ex Campobasso. Come in altre occasioni, però, il gol sembra frenare la squadra che nei minuti successivi tende ad abbassarsi e subisce il ritorno dei bergamaschi, pericolosi dalla lunga distanza con Piccoli e con un paio di incursioni pericolose. Nel frattempo un problema muscolare alla coscia mette ko Russini sostituito da Piovanello che alla mezz'ora semina il panico in area avversaria e impegna severamente il portiere. Il periodo nero sul fronte infermeria vede vittima pure Vasic, a sua volta rilevato da Jelenic. La gara prosegue senza esclusioni di colpi, compresi quelli proibiti (quattro ammoniti) e con varie interruzioni, ma prima dell'intervallo le opportunità non mancano. Per gli ospiti Cori, indisturbato, sfiora di testa il secondo palo e nel finale di tempo il Padova punge di rimessa soprattutto con il solito Liguori, e protesta per una trattenuta in area di Ceravolo.

Secondo tempo

In avvio di ripresa il tecnico Biava inserisce gli ex Giorgione e Cocco e quest'ultimo si rivela subito un ottimo uomo assist, favorendo il sorpasso dell'Albinoleffe in entrambi casi con azioni che palesano la difficoltà della difesa biancoscudata nel disinnescare gli uno-due avversari tra le linee. Nel primo caso ne beneficia Doumbia che scatta alle spalle di Jelenic e dalla sinistra supera con un tocco morbido Donnarumma che poi si arrende alla potente conclusione da appena dentro l'area di Cori, a sua volta non contrastato da Valentini e Belli. Lo stesso Belli ha però il merito di riagguantare il pareggio, con un destro dalla lunga distanza che il portiere respinge, ma facendo carambolare la palla sul proprio corpo. Alla mezz'ora Caneo getta nella mischia Cretella, Gagliano e De Marchi (fuori Zanchi, Liguori e Ceravolo) e il Padova si affaccia con maggiore continuità nell'area avversaria, ma senza trovare la giusta lucidità per fare male. 

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