Progetto Iris, "Padova avrà un parco di livello europeo"

Venerdì 14 Febbraio 2020 di Gabriele Pipia
L'inaugurazione del Parco Iris (da sinistra il vicesindaco Lorenzoni, il sindaco Giordani e gli assessori Gallani e Colasio)
PADOVA - Il sindaco Giordani e il vice Lorenzoni, l’assessore Gallani e il collega Colasio. Tutti attorno ad una quercia, piantata simbolicamente al parco Iris, per ufficializzare con orgoglio l’ampliamento di quello che sarà «il più grande polmone verde della città». Anzi, di più: «Un parco urbano di livello europeo, tra i più grandi a livello nazionale». Ieri l’amministrazione ha infatti annunciato di aver approvato la delibera che autorizza lo “scambio” tra i vasti terreni adiacenti al parco Iris in mano ai privati e due palazzine comunali in stile liberty di piazzale Boschetti. Grazie a questa permuta l’area verde compresa tra via Canestrini e via Forcellini potrà triplicare le proprie dimensioni. 
L’OPERAZIONE
Attualmente il parco Iris è grande 68.900 metri quadri, a cui si sommano 38.200 metri quadri già di proprietà comunale. Grazie alle nuove acquisizioni, l’area verde di proprietà comunale diverrà di 251.100 metri quadri. I terreni privati erano edificabili e le cubature erano già autorizzate da precedenti piani attuativi. «La nostra intenzione - spiegano sindaco e assessori - è stata fin da subito quello di evitare cementificazioni». 
Il valore dei terreni è di 5,6 milioni di euro mentre quello delle due palazzine è di quasi 6,3 milioni. I privati devono al Comune, dunque, una somma superiore ai 600 mila euro. La ristrutturazione delle palazzine risalenti ad inizio Novecento, a spese dei privati, sarà sotto la lente d’ingrandimento della Soprintendenza visto che parliamo di edifici vincolati. Le ipotesi sono tante: si parla di uffici e negozi, di appartamenti di lusso e di un affascinante ristorante con vista sulla Cappella degli Scrovegni. 
LA SODDISFAZIONE
La giunta ha scelto di presentare il progetto ieri mattina proprio al parco Iris, chiamando a raccolta anche i rappresentanti dei vari comitati che conducevano la battaglia a difesa dell’area da quasi vent’anni. Il polmone verde si estenderà dal lato di via Forcellini fino al canale Roncajette. La permuta verrà firmata in primavera. I prossimi passi saranno la progettazione dei percorsi pedonali e lo studio idraulico. Lo sviluppo dell’area inizierà entro la fine del 2020 e per vedere i primi risultati serviranno un paio d’anni. 
Le prime parole sono quelle del sindaco: «Per dare questo annuncio - scherza Giordani - abbiamo portato pure il sole». Poi si fa serio: «Oggi è un giorno speciale perché annunciamo un risultato storico. Questo diventerà uno dei più grandi parchi urbani d’Italia e abbiamo pure salvato con intelligenza oltre 170 mila metri quadri dal cemento anche grazie alla collaborazione dei privati che hanno accettato la sfida della rigenerazione delle palazzine liberty al futuro parco Tito Livio (dove ora c’è piazzale Boschetti, ndr). Questa diverrà un’area verde bellissima, connessa con il tram, dotata di percorsi ciclopedonali e con uno sbocco sull’argine. Sarà un parco attrezzato per tutti i padovani. Sembrava una missione impossibile invece è stato possibile grazie alla giunta e al segretario comunale». 
LA SCELTA
Lorenzoni, a cui viene riconosciuto il merito di aver proposto la permuta, è sulla stessa linea: «Nel 2017 abbiamo iniziato una strada diversa per salvaguardare questo polmone verde e ora arriviamo alla fine. Abbiamo aperto un nuovo modo di operare a livello urbano di questo sono orgoglioso: abbiamo evitato la costruzione di piani già approvati senza entrare in contenziosi. A Padova non servono volumi nuovi, servono spazi vuoti nuovi. Questo adesso diventa uno spazio di tutti. È stato per il Comune uno sforzo enorme ma ne vale la pena». 
Accanto a lui, l’assessore alla Cultura Colasio tiene fieramente in mano la mappa: «Oggi portiamo a casa un parco europeo. Con la regia del sindaco abbiamo fatto un grandissimo gioco di squadra. L’esito non era scontato. Le due vituperate palazzine che qualcuno voleva buttare già ci hanno permesso questa grandissima operazione. La stima di vendita è modulata su una media di tremila euro a metro quadro, stiamo parlando di 6.800 metri quadri e il valore complessivo dell’operazione arriverà a 22 milioni. Nessuna speculazione, abbiamo agito in totale trasparenza».
REGALO
È raggiante l’assessore all’Ambiente Chiara Gallani, che seguiva il destino da questo parco ancor prima di entrare a Palazzo Moroni. «Triplicare un parco di questo tipo è il più grande regalo che la città poteva farsi - le sue parole -. Il comitato che ha spinto per arrivare fin qui è nato nel 2006 ma le battaglie erano iniziate nel 2001. Sarà un parco per tutti e pianteremo moltissimi alberi, importanti anche per la nostra aria. E poi - sorride indicando i cestini - è il primo parco comunale con la raccolta differenziata. Ora mettiamoci al lavoro». La progettazione dell’ampliamento coinvolgerà tutto il quartiere: consulte e comitato. 
Ultimo aggiornamento: 08:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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