Padova. Piazza Insurrezione, via il parcheggio. La proposta di Coalizione civica: «Facciamola diventare pedonale»

Marta Nalin e Chiara Gallani presenteranno una mozione in Consiglio comunale

Domenica 8 Gennaio 2023 di Alberto Rodighiero
Coalizione civica chiede la chiusura del park Insurrezione per realizzare un parco

PADOVA«È ora di rompere gli indugi. Chiudiamo il parcheggio di piazza Insurrezione già entro l’estate e facciamone una piazza. Una piazza in più per Padova». A chiederlo sono le consigliere di Coalizione civica Marta Nalin e Chiara Gallani che, sulla questione, sono pronte a depositare una mozione.

La mozione per chiudere il park Insurrezione

«In questi giorni, dopo il successo del concerto di Max Gazzè di Capodanno, si è finalmente riaperto il dibattito sul futuro della piazza. È emerso in modo chiaro che il sentire della città è quello di riconsegnare quel luogo alla sua essenza: appunto una piazza e non un parcheggio – hanno spiegato ieri Nalin e Gallani - Dopo un dibattito così intenso, ci pare che si debba rompere gli indugi. La città è pronta e l’alternativa di parcheggio già esiste: il nuovo park interrato delle porte Contarine è ad oggi senza dubbio capace di assorbire il centinaio di posti tolti, forse anche meno, visto che in piazza Insurrezione qualche posto blu rimarrà».
Per questo motivo nei prossimi giorni presenteremo una mozione in cui chiediamo che l’amministrazione s’impegni entro l’estate per la chiusura di park Insurrezione. Ormai i tempi sono maturi e compito della politica è prendere le decisioni necessarie per agire quando è ora – hanno aggiunto le due esponenti arancioni - Lanciamo la proposta di questo passaggio storico perché questo obiettivo è da sempre fra i prioritari di Coalizione civica, ma confidiamo nel contributo delle altre forze politiche nostre alleate, che come noi hanno fra gli obiettivi la rinascita della piazza». Una prospettiva che, però, rischia di non piacere affatto ad Aps holding. L’area di sosta di piazza Insurrezione rappresenta, infatti, una delle fonti d’introito principali del “ramo parcheggi” che fa capo partecipata guidata da Giuseppe Farina.

La questione Prandina

Ieri, intanto, Coalizione civica è intervenuta anche sul futuro della Prandina. «L’idea di Giordani e di Amo Padova propone di fatto una visione superata di città – si legge in una nota di Coalizione - basata su grandi opere, su nuova cementificazione e non sulla rigenerazione urbana come strumento per rivitalizzare la città, attività prioritarie in una zona di particolare pregio come il centro storico che vive già molti problemi di congestione da traffico, inquinamento atmosferico, pochi spazi verdi collettivi».
Riteniamo che sia necessario partire presto con la progettazione dell’area in un’ottica di rigenerazione e riqualificazione urbana – ha aggiunto Laura Zaratin, presidente di Coalizione Civica per Padova - tenendo conto di quanto uscito dal percorso di Agenda 21, proponendo un progetto che faccia della sostenibilità il fulcro della proposta». A breve giro, però, è arrivata la replica di Amo Padova. «Dissentiamo totalmente dalla raffigurazione di una nostra volontà cementificatrice quando abbiamo sempre parlato di rigenerazione urbana – ha concluso l’associazione che fa capo alla lista Giordani - Quello che ci differenzia è il concetto di rigenerazione urbana».

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Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 22:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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