Volare con il parapendio, il sogno di Angelo si avvera a novantun anni

Sabato 10 Ottobre 2020 di Nicola Benvenuti
Ugo Pasini con il suo istruttore di volo nella discesa in parapendio dal Monte Grappa

PADOVA - «Il mio sogno è sempre stato quello di volare, per quel senso di libertà che evoca il fatto di librare nell’aria e ad alta quota.

Ci sono riuscito e sono davvero contento». A parlare così è Ugo Pasini, che alla bella età di 91 anni suonati, è nato infatti il 10 maggio 1929, ha avuto il suo battesimo dell’aria l’8 ottobre. Una discesa col parapendio da Semonzo, sul massiccio del Grappa: 20 minuti, divenuti poi 35, con la presenza dell’istruttore, che ad un certo punto ha lasciato che a guidare il mezzo a volo libero fosse lo stesso Ugo, che evidentemente si sentiva a suo agio.


IL RACCONTO
«Una sensazione bellissima davvero e conto di ripetere l’esperienza in primavera», prosegue Pasini, vedovo, che vive in completa autonomia nel suo appartamento di Brusegana, dove i figli Andreina e Daniele gli fanno visita con frequenza. Ugo, ragioniere, ha svolto la sua carriera lavorativa alla Cassa di Risparmio, ma fin da giovane è sempre stato appassionato di sport e molte sono le discipline che ha praticato nel tempo. Campione regionale di motociclismo negli anni ‘50, la sua grande passione è tuttavia la montagna. Socio attivo del CAI di Padova, è stato infatti istruttore di roccia per molti anni, ma anche ora si concede le sue belle sciate sulle Alpi, dove anche questa estate ha trascorso buona parte dei mesi caldi tra escursioni e passeggiate; con settembre, Ugo Pasini si diletta in uscite in bicicletta ben oltre i 60 chilometri di distanza. Tra le tante passioni di Pasini anche quella per il cammino a piedi: già ultrasettantenne è stato due volte a Santiago di Compostela, la via Francigena e quelle che da questa si dipartono le ha percorse praticamente tutte, lo scorso anno alla bella età di novant’anni, nel mese di agosto è stato insieme ad un gruppo da Bari a Santa Maria di Leuca, 270 chilometri tutti fatti sulle proprie gambe. È membro attivo della Confraternita San Jacopo di Compostela, che nel padovano fa capo al convento omonimo di Monselice e per questo si rende disponibile nei diversi ostelli per accogliere i pellegrini e rifocillarli, secondo la regola che guida l’associazione.


LA FAMIGLIA
«Mio padre è un uomo brillante, nonostante l’età», conferma il figlio Daniele; «È un vero piacere stare in sua compagnia, con lui si parla di tutto dalla politica allo sport, è sempre informato su tutto, non ha segreti particolari, la sua alimentazione è varia, papà una passione e un debole ce l’ha per la patatine fritte e la birra che non mancano mai nella sua dieta!». Per i figli insomma un buon biglietto da visita per il futuro: «Se anche tarderà ad arrivare la pensione», aggiunge Daniele, «Spero davvero di assomigliare a Ugo, così mi resteranno tanti anni da dedicare alle mie passioni», dice sorridendo. Oltre ad un nuovo volo col parapendio tra qualche mese, Ugo Pasini si congeda rivelando un altro sogno nel cassetto che conta di realizzare: «Mi piacerebbe ricomprarmi una moto, la scorsa settimana sono stato a vederne alcune con mio figlio, chissà ...».

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