Le palestre non si arrendono: tutti sul tetto, pur di andare avanti

Domenica 7 Marzo 2021 di Iris Rocca
Palestra sul tetto a Due Carrare
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DUE CARRARE «Non possiamo fare entrare i nostri tesserati in palestra? Continueremo ad allenarli nella terrazza sul tetto».

Reagisce così Gabriele Momolo all'ennesimo dpcm, un anno dopo la prima chiusura della struttura MarTe Fitness Planet di cui è titolare a Due Carrare assieme ad Andrea Bergamasco. «Negli ultimi 12 mesi siamo stati aperti solo nel periodo estivo, quello in cui le palestre lavorano meno, motivo per cui è stato fondamentale inventarci qualcosa che ci consentisse di tenere in allenamento i nostri associati e non li facesse disaffezionare a noi». Nasce così il progetto MarTe anti-covid, fitness all'aperto, un programma di allenamento sul tetto terrazzato che segue il filone sempre più diffuso dalle palestre della provincia di spostarsi negli spazi aperti. «Qui riusciamo a lavorare sul funzionale e sul posturale spiega Momolo - con massimo dieci persone assicurate e tesserate Asi e il doveroso rispetto di tutte le norme: misurazione della temperatura, sanificazione con gel igienizzante, uso di mascherine, prenotazione obbligatoria, elenco e firma dei presenti e distanziamento. I partecipanti accedono dalla scala esterna, senza entrare negli spazi chiusi della palestra e non usano spogliatoi e servizi igienici. Dipendiamo in tutto e per tutto dal meteo che finora è stato clemente».

LE INDENNITÁ Con i due soci titolari lavora un gruppo di 12 istruttori professionisti che hanno percepito fino allo scorso dicembre l'indennità mensile per i collaboratori sportivi, «mentre i ristori per la palestra sono stati solo due nel 2020, uno in primavera ed uno in autunno, con cifre risibili. Tenere chiuse le palestre vuol dire ammazzarle perché le spese continuano ad esserci, sia per noi che per i nostri colleghi ai quali siamo solidali - prosegue Bergamasco e significa provocare danni fisici e psicologici su coloro che smettono di fare attività, come stanno evidenziando le statistiche dell'ultimo anno. Lo sport è fonte di salute e stiamo cercando di stare vicini ai nostri atleti con tante idee, nonostante il periodo, incitandoli a continuare a fare attività non solo con noi, ma anche individualmente all'aperto, in bici, di corsa, stando in contatto».

LA TERZA ETÁ «Per come ci siamo attrezzati, la palestra è un luogo sicuro - chiosa Momolo. Io stesso mi sono sempre sentito sicuro da istruttore fitness, certamente più che al bar, e nei mesi estivi abbiamo sperimentato la dinamica della prenotazione e della riduzione dei partecipanti, oltre alle altre norme, che potevano essere tutt'ora buone soluzioni. Più di tutto, ci dispiace non avere più qui i corsi di ginnastica della terza età, perché ovviamente gli anziani hanno maggior timore di intemperie e pericoli e non ci raggiungono negli allenamenti all'esterno. Inoltre sono meno tecnologici perciò difficilmente riescono a seguirci nelle iniziative on-line».

IL PANORAMA Sandro Cucuccio, delegato Ascom del settore e titolare dei centri fitness Èlan Vital di Padova conferma: «L'obiettivo è tenersi stretta la clientela, non c'è un guadagno dalle iniziative che proponiamo ma è importante mantenere attivi personale e tesserati per continuare ad esistere come associazioni. Tutti ci siamo informatizzati con le lezioni e proponiamo attività sugli argini, nei parcheggi, negli spazi aperti. Ci si sbizzarrisce nel trovare nuovi stimoli, ma si è lontanissimi dal coprire le spese. Siamo spaventati da questa classe politica sorda, che ha addirittura soppresso il Ministero per lo Sport, alla quale sottoponiamo il nostro grido d'allarme sul rischio che il 50% delle nostre aziende non riapra un indomani. Le indagini dicono che quando riapriremo i clienti disposti a ritornare subito siano circa un 30%, mentre i costi, come il noleggio delle macchine, le utenze, gli affitti, continueranno ad essere importanti. Ci vorranno quasi due anni per rientrare a regime, quindi abbiamo bisogno di un intervento concreto del Governo con ristori dedicati».

IL PRESIDIO Per tali ragioni è stata autorizzata una manifestazione il 9 marzo in Piazza del Popolo a Roma. «L'affluenza prevista è numerosa spiega Patrizia Salviato di Enjoy Fitness Club di Padova Per ragioni di distanziamento si è evitato il ritrovo a Montecitorio inizialmente previsto. Si tratta di una manifestazione statica e pacifica, apolitica ed apartitica, che coinvolgerà solo il mondo dello sport, nel rispetto delle normative vigenti. Vogliamo spiegare al nuovo Governo che nelle palestre possiamo mettere in atto, come dal dpcm del 25 maggio, tutti i sistemi di contenimento e sanificazione previsti e che è giusto punire solo chi non si mette a norma». 

Ultimo aggiornamento: 13:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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