Via Palestro, alloggi per universitari nei palazzoni dell'Inps

Mercoledì 6 Aprile 2022 di Mauro Giacon
I palazzi di proprietà Inps in via Palestro

PADOVA - Ogni anno 24 mila matricole con 2.400 internazionali. Quasi 70mila studenti, 23 mila da fuori del Veneto. Sono numeri che indicano quanto è forte l’Università ma è anche chiaro che se gli studenti non trovano alloggio potrebbero anche cambiare sede.

Negli ultimi tempi però chi ha i soldi, ovvero i grandi fondi di investimento e qualche imprenditore locale, si è accorto che questo a Padova potrebbe essere un mercato ancora vergine. Troppi studenti e troppo pochi i posti letto. 


IL PIANO
Ma il sindaco Giordani non intende lasciare tutto in mano all’iniziativa privata. Ed ecco il piano: si è rivolto all’Inps regionale, facendo da tramite per organizzare il passaggio di una settantina di alloggi, ora quasi tutti sfitti, dei palazzoni di via Palestro, alla giurisdizione dell’Esu, l’ente regionale per il diritto allo studio. Ottenuta la disponibilità dell’Inps sono stati avviati i contatti e il cda dell’Esu ha esaminato la scorsa settimana i primi documenti. L’intenzione è di ampliare la platea di alloggi a prezzi calmierati e con l’occasione rivitalizzare un quartiere che ha dei problemi. Due estati fa la Polizia murò i negozi a pianoterra occupati da Bioslab e in fondo al quartiere gira droga.


GIORDANI 
«Complici anche i bonus edilizi e un mercato degli affitti che è mutato l’offerta di alloggi per studenti è ben inferiore alla domanda. Questo già in autunno ha spinto sia Comune che Università ad azioni congiunte per calmierare i prezzi e liberare spazi».
«Tutti gli indicatori ci dicono che le proiezioni delle immatricolazioni a Padova sia di studenti nazionali che internazionali sono in aumento, un ottimo segno di grande qualità del nostro Ateneo e anche di forte attrattività della nostra città. Ora il pubblico è necessario si ponga obiettivi precisi che prevedano l’incremento degli alloggi pubblici e convenzionati con le strutture pubbliche preposte alla cura del diritto allo studio. Con questo spirito da alcuni mesi sto lavorando a promuovere in città un progetto estremamente interessante sia per dare una risposta alla penuria di alloggi sia per riqualificare una zona molto importante del quartiere Palestro».
«Su via Palestro infatti si affaccia un grande e noto complesso di stabili di proprietà dell’Inps che oggi per la maggior parte sono disabitati. Si tratta di quasi 70 spaziosi appartamenti di circa 100 metri quadrati l’uno che da molti anni non trovano impiego. Ebbene, grazie alla collaborazione di Graziano Numa, responsabile dell’Inps regionale ho lavorato in prima persona perché questi immobili siano rimessi a disposizione e riqualificati creando i presupposti per un confronto e un’intesa con l’Esu di Padova, del quale ringrazio il presidente Giuseppe Maschera e il direttore Verza. La collaborazione tra enti pubblici è fondamentale, specie quando si tratta di operazioni complesse di rigenerazione. Mi risulta che oggi il confronto tra enti sia in corso in maniera proficua».


L’ESU
«Abbiamo ricevuto la documentazione dall’Inps da pochi giorni e abbiamo cominciato a studiarla nell’ultimo cda la scorsa settimana - dice il presidente Maschera - Ora abbiamo bisogno di fare uno studio approfondito in base alla disponibilità che ci darà l’Inps e alla distribuzione degli alloggi. Mi spiego: se sono a blocchi per noi è meglio perché dobbiamo pensare a una guardiania e alle pulizie. Serve anche capire in che forma potremo usarli: se in affitto o in comodato d’uso. Non credo in vendita perchè sarebbe oneroso per noi. E fine studiare le planimetrie per capire quanti studenti potrebbero ospitare. In ogni caso siamo in fase di trattativa».
 

Ultimo aggiornamento: 07:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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