Il Padova vince con la Sambenedettese, ma non basta per la serie B: si va ai play off

Domenica 2 Maggio 2021 di Claudio Malagoli
Un'azione di Padova-Sambenedettese

PADOVA - Niente miracolo: in serie B ci va il Perugia, vittorioso in casa della Feralpisalò, mentre i biancoscudati dovranno giocarsi la promozione alla lotteria dei play off nonostante l’1-0 alla Sambenedettese e i 79 punti in classifica (con il migliore attacco e la migliore difesa del girone), gli stessi degli umbri. Fatali i due gol di differenza negli scontri diretti con i Grifoni.
Brucia maledettamente il verdetto degli ultimi novanta minuti visto che il Padova aveva tutte le carte in regola per chiudere la stagione regolare al primo posto, tanto più alla luce delle sei lunghezze di vantaggio che aveva sul Perugia a cinque giornate dalla fine.

Invece i ko di Trieste (con la beffarda rete realizzata con la mano da Gomez) e Modena hanno mandato all’aria i piani della truppa di Mandorlini e galvanizzato la formazione umbra che ha preso il comando a suon di successi e non l’ha più mollato, arrivando al momento decisivo del campionato con più energie mentali e fisiche da spendere. Di sicuro qualche arbitraggio non all’altezza ha penalizzato il Padova, che però ha vanificato la rincorsa alla serie B soprattutto per demeriti propri. Ecco perchè la proprietà, a fronte dei suoi notevoli sforzi economici, dovrebbe pretendere una piena assunzione di responsabilità da parte di allenatore, giocatori e direttore sportivo, senza alibi o sconti. Solo così sarà possibile ricompattare l’ambiente, sicuramente scottato dalla delusione della mancata promozione, e guardare con rinnovata fiducia ai play off.


TENSIONE NERVOSA
Nel Padova c’è Jelenic che agisce da mezzala. Ed è proprio uno spunto dello sloveno ad aprire le ostilità: l’assist di testa libera sotto porta Biasci che però è impreciso nella conclusione. La risposta della Sambenedettese è affidata a un mancino insidioso di D’Angelo che lambisce il palo. Errata nella circostanza la lettura della difesa biancoscudata che si fa sorprendere da una transizione che non sembrava avere i crismi della pericolosità. Gli ospiti, che si affidano spesso ai funambolismi di Botta, occupano bene il campo e avendo la testa sgombra giocano senza particolari timori. Al contrario la truppa di Mandorlini fatica a dare il giusto ritmo alla propria manovra, pagando evidentemente a livello mentale una comprensibile tensione nervosa. Ancora di più dopo la notizia del contestato vantaggio del Perugia in casa della Feralpisalò. L’occasione per sbloccare la partita arriva sui piedi di Bifulco che vince un contrasto sul limite dell’area e da posizione favorevole va al tiro, il suo sinistro però è troppo centrale.
L’azione offensiva del Padova coinvolge soprattutto la catena di destra dove Chiricò e Germano cercano di affondare i colpi, ma a difettare è l’ultimo passaggio. Un taglio a centro area di Bifulco viene letto con un attimo di ritardo da Saber e anche questa volta l’opportunità sfuma. C’è sempre tanta frenesia e poca lucidità nelle iniziative dei biancoscudati, che provano ad alzare il pressing. Ma è tutto inutile: la qualità del gioco non decolla e la Sambenedettese continua ad avere vita facile nel disinnescare le velleità degli avversari.


RIGORE RECLAMATO
Il Padova sembra iniziare la ripresa con un piglio più deciso. È minaccioso Saber dopo due minuti, da applausi la parata di Nobile. Rompe gli indugi Mandorlini che inserisce Nicastro e Paponi (fuori Biasci e Bifulco) nel tentativo di dare più sostanza al coefficiente di pericolosità della squadra. Lo stesso Paponi qualche istante più tardi reclama il rigore per un tocco con il braccio (leggermente largo) di capitan D’Ambrosio. Il fischio ci potrebbe stare, però l’arbitro non è di questo avviso. Anche a livello tecnico i biancoscudati difettano parecchio tra stop approssimativi ed errori di misura nei passaggi.
Mandorlini mette così ancora mano alla panchina: Hallfredsson e Firenze prendono il posto di Chiricò e Jelenic. Forze fresche per dare una ventata d’aria nuova a una manovra troppo lenta e prevedibile. Tutto inutile, tutto vano. Perchè da Salò arriva il raddoppio del Perugia che di fatto chiude i giochi e spedisce il Padova ai play off. Unica magra consolazione il decimo gol in campionato di Della Latta che nel finale regala i tre punti ai biancoscudati.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci