Fuga di gas: corse del tram bloccate per 5 giorni

Domenica 6 Settembre 2020 di Alberto Rodighiero
Corse del tram a Padova bloccate per 5 giorni
PADOVA - Da domani, lunedì 7 settembre, niente tram sulla tratta Stazione-Pontevigodarzere. Nei giorni scorsi un controllo della rete effettuato dai tecnici di AcegasApsAmga all'Arcella ha rilevato una fuga di gas all'incrocio tra via Aspetti e via Vecellio, proprio sotto la piattaforma del tram. Per consentire lo svolgimento di lavori urgenti, scatterà dunque il blocco delle corse del Sir 1. Da domani mattina e fino a venerdì 11, così, sulla tratta capolinea nord stazione Fs sarà in funzione il servizio sostitutivo svolto con bus autosnodati. Nella tratta sud, ovvero stazione Fs Guizza, il tram svolgerà servizio regolare fino alle 20 circa. Dalle 20 in poi il servizio sostitutivo sarà in esercizio sull'intera linea. 

LA SPIEGAZIONE
«La sospensione è dovuta, appunto, a lavori necessari e urgenti alla rete del gas, i cui impianti corrono vicino alla piattaforma del tram. Saranno 5 giorni di sospensione per il Sir 1 nella tratta stazione -Voltabarozzo, da lunedì 7 a venerdì 11 ha spiegato ieri l'assessore alla Mobilità Andrea Ragona - Entrerà in vigore il servizio sostitutivo, con gli autobus, che per ridurre i disagi causati da eventuali cambi nell'orario serale in stazione, sarà operativo ogni giorno sull'intera linea dalle 20. Si tratta di un intervento con carattere di urgenza, e in poco tempo abbiamo messo in campo le migliori soluzioni per ridurre il più possibile i disagi ai cittadini». 
In questi giorni, intanto, Busitalia, assieme a Comune e Provincia sta cercando di trovare una soluzione a un problema che riguarda decine di migliaia di ragazzi e le loro famiglie: garantire, in sicurezza, i trasporti a tutti gli studenti che dal 14 settembre torneranno in classe. 

LA PRIMA CAMPANELLA
«Per quel che riguarda l'organizzazione di bus e tram in vista della riapertura delle scuole - ha spiegato il sindaco Sergio Giordani - stiamo cercando di trovate una soluzione, ma la situazione è molto complicata. Quello che è certo è che, molto difficilmente, per potenziare il servizio si potrà far ricorso alle società di trasporto private. In primo luogo, i bus turistici non sono omologati per il trasporto pubblico. Come se non bastasse, Busitalia non può assegnare direttamente il sevizio, la legge non lo consente. Servirebbero, dunque, dei bandi di gara. Una circostanza che è incompatibile con i tempi dell'inizio dell'anno scolastico». 
«Anche far rispettare il contingentamento dei posti a bordo, rischia di rivelarsi complicatissimo ha continuato il primo cittadino E' pensabile che gli autisti si mettano a contare chi sale o scende da un autobus? E, anche se lo facessero, poi che strumenti avrebbero per impedire che chi aspetta alle fermate salga a bordo?». Più ottimisti sono, invece, gli operatori del settore. 
«Speriamo che si risolvano presto i problemi burocratici, noi siamo pronti a mettere a disposizione i nostri veicoli» ha ribattuto, a breve giro, Daniele Rigato, delegato della categoria autobus operator di Confartigianato Padova che rappresenta 57 imprese attive con oltre 400 autobus in servizio. «Comprendiamo i dubbi degli amministratori locali che devono gestire una situazione non facile rispettando le normative, ma siamo certi che si possa trovare una soluzione per il bene di tutti» ha aggiunto. 
«Apprezziamo, invece, l'annuncio del presidente della Regione - ha concluso Rigato - che, accogliendo anche la richiesta delle imprese artigiane oltre ovviamente del mondo della scuola, ha stanziato 8 milioni di euro che serviranno per far fronte alle prime spese per rafforzare i sistemi di trasporto, rivolgendosi anche al settore privato, e rispondendo alla riduzione del 20% dei posti utilizzabili sui mezzi in servizio fissata all'80'% della capienza».
Ultimo aggiornamento: 10:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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