Tra un mese comincia la scuola: mancano 783 professori

Martedì 7 Agosto 2018 di Federica Cappellato
Una mamma accompagna la figlia a scuola
PADOVA - Manca poco più di un mese al 12 settembre, primo giorno di lezione del nuovo anno sui banchi, e sono complessivamente 1.103 (di cui 783 prof) i posti ancora vacanti nelle scuole padovane.
Il censimento porta la firma di Stefania Botton, segretario generale Cisl Scuola Padova Rovigo, che descrive la situazione dei posti rimasti liberi a seguito di pensionamento o per trasferimenti fuori provincia, con dati suddivisi per profili di appartenenza sia per i docenti che per il personale educativo e il personale ata.
 
NUMERI
«I posti vacanti - sottolinea Botton - saranno coperti solo in parte dalle nuove immissioni in ruolo, di cui non si conoscono ancora i contingenti precisi perché il Miur non ha ancora avuto dal ministero dell’Economia e delle Finanze l’autorizzazione necessaria a definire il contingente diviso per province». Ecco quali sono le criticità più rilevanti. “Molti posti non potranno essere coperti perché non ci sono aspiranti nelle graduatorie di merito dei concorsi ordinari e nemmeno nelle graduatorie provinciali, da cui si attinge per le nomine in ruolo. Mi riferisco in particolare ai posti di dirigente dei servizi generali amministrativi (dsga), per i quali da tempo non viene indetto il concorso e che potranno essere sostituiti solo da assistenti amministrativi con la seconda posizione economica».
A Padova ne mancano 37. Complessivamente, i posti vacanti per quanto riguarda il personale ata sono 314: oltre ai dsga, 71 assistenti amministrativi, 21 assistenti tecnici, 176 collaboratori scolastici, 4 cuochi, un guardarobiere e 4 addetti alle aziende agrarie. Per quanto riguarda il personale docente, i posti vacanti a Padova sono 783: 24 per l’infanzia, dei quali 7 di sostegno, 225 per la scuola primaria (52 di sostegno), 321 per la secondaria di primo grado (120 di sostegno) e 213 per la secondaria di secondo grado (10 di sostegno). «Non sarà possibile – aggiunge Stefania Botton – coprire con nomine a tempo indeterminato i posti di sostegno, in quanto abbiamo pochissimi docenti specializzati nelle nostre graduatorie. Anche in questo caso, i posti saranno attribuiti successivamente con supplenti temporanei dai dirigenti scolastici. Rimane in sospeso anche la questione dei ruoli sul personale della scuola primaria, in quanto il governo non ha preso alcuna posizione di tipo politico nei confronti dei diplomati magistrali inseriti nelle graduatorie ad esaurimento con riserva, inserendo nel decreto dignità solamente un provvedimento che prevede la proroga di 120 giorni dell’applicazione delle sentenze negative che stanno arrivando dai Tribunali».
«Per quanto riguarda la scuola secondaria - conlcude Bottn - è in corso di espletamento il concorso riservato ai docenti abilitati e si spera che le graduatorie di merito regionali siano pronte in tempo utile per le immissioni in ruolo. Quindi come sempre ci ritroviamo a non sapere se sarà garantito un avvio regolare dell’anno scolastico, con tutto il personale in servizio dal primo di settembre. La “supplentite” che si voleva superare, evidentemente è ancora dominante».
Federica Cappellato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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