Il ragno che scopre (e fotografa) le scappatelle o la colf che lava casa: i robot del futuro a Padova

Venerdì 3 Maggio 2019
Il ragno che scopre (e fotografa) le scappatelle o la colf che lava casa: i robot del futuro a Padova
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Si è aperta al Centro Giotto una mostra-spettacolo con oltre 70 umanoidi provenienti da ogni parte del mondo. Ci sono le orecchie di gatto che scoprono l'umore di chi le indossa; l'automa che legge le emozioni e quello con cui parlare, che prepara il caffè e lo serve a tavola. L'organizzazione: «Raccontiamo cosa ci potrà riservare il futuro».

Temete infedeltà coniugali? Provate con il ragno-robot a sei zampe che, velocissimamente, si muove furtivo meglio della Pantera Rosa e, mimetizzandosi alla Sherlock Holmes, scatta foto da un micro-telecamera praticamente invisibile. Stasera volete uscire a cena? La baby-sitter umanoide potrebbe fare al caso vostro. Lavare i vetri di casa? Ci pensa una colf robotizzata. Benvenuti nel futuro, un futuro abitato da combinazioni di hard disk, controller, processori, microfoni, sensori, camere, batterie. A comporre la bellezza di 74 robot, piccoli, grandi,  occhialuti, ridanciani, servizievoli. Intelligenze artificiali inventate, progettate, assemblate in Stati Uniti, Francia, Germania, Giappone, Corea del Sud, Cina e naturalmente in Italia. Dopo aver toccato Las Vegas, Pechino, Berlino e altre trenta città europee attirando oltre 3 milioni di visitatori, è approdato ieri a Padova lo show La Città dei 
Robot: in mostra e soprattutto in azione al Centro Giotto fino al 26 maggio (ore 10-21) ben 74 robot in grado di comunicare con gli umani, interagire, giocare, ballare. Macchine alquanto sofisticate che copiano i comportamenti e le emozioni degli uomini, parlano, intrattengono discorsi muovendosi liberamente in massima autonomia. Tra le proposte più curiose Necomini, pelosissime orecchie da gatto che, una volta indossate in testa, la testa te la sanno leggere. Se sei triste le orecchie s'abbassano desolate, se sei allegro, stanno ritte, fiere e impettite. Lo sviluppatore è un giapponese, tale Stanley Yang.
ORECCHIE DI CARATTERE«Queste orecchie da gatto hanno la capacità di reagire all'attività cerebrale dell'utilizzatore, che a sua volta viene influenzata dai suoi pensieri e dal suo umore. Le orecchie - argomenta il traduttore - sono dritte quando siete concentrati, abbassate se rilassati o voltate quando provate forti emozioni, Questa è l'interfaccia neurale del 21esimo secolo». I genitori quindi non devono indovinare l'umore del loro piccino: basteranno queste orecchiette a svelare l'arcano, utili peraltro anche agli adulti per imparare a controllare le emozioni. Il cubo di Rubik vi torna ostico da risolvere? C'è Cuber, macchinario che in tre, sei minuti (non proprio una scheggia) risolve la questione grazie a un processo interamente automatizzato per via di particolari sensori a infrarossi. «Ci sono compagnie - motiva Andrea, decodificatore del robot-risolutore che durante un colloquio di lavoro chiedono di saper risolvere il cubo di Rubik...».
IL ROBOT ATTOREInsomma, tutto fa curriculum. Potente quello del robot-attore che, a scelta del visitatore, sa interpretare l'Amleto, piuttosto che Guerre Stellari o Casablanca. Volete rilassarvi? C'è Wheeme, robot-massaggiatore grande come un mouse con quattro ruote: stesi a pancia in giù, sarà lui a toccarvi nei punti giusti per il bene della vostra schiena dolorante. E se non avete tempo per far jogging? Potete ripiegare su una pedana robotizzata: voi immobili, a gambe leggermente divaricate, il resto fa tutto lei: una specie di sballottolamento che riproduce la corsa sull'argine di gran lena. 
IL MITICO JOVANNIDimagrimento assicurato, giura una sorridente signorina longilinea. Futuribile è Jovanni, robot russo che si presenta capace di vedere, ascoltare, parlare e muoversi con una velocità di 5 chilometri all'ora. Ma questo è ancora niente: il buon Jo' è un ottimo assistente e un lavoratore plurimansione. Può andare a scuola al posto dei vostri figli (!) e può sostituire guide, camerieri, baristi, guardie di sicurezza, insegnanti. Hai detto niente. Alla regia di tutto questo una compagnia russa che, spiega Anastasia Grishchenko, marketing manager de The City of Robots, con il pallino dell'hi-tech: «Compriamo in tutto il mondo gli ultimi modelli di robot e li illustriamo al pubblico in show itineranti, per mostrare le potenzialità moderne soprattutto alle giovani generazioni. 
LA RAGAZZA E IL PESCEA Padova, prima tappa italiana di questa grande sagra robotica, si può dunque fare amicizia con la ragazza-robot Kiki, chiacchierare con il muscoloso (e intelligente) Matthew-Android, conoscere da vicino il robot britannico SociBot. Ci sono poi l'ultima generazione dei robot Cane Aibo, il robot-ragno realistico del libro Guinness dei Primati, il robot-pesce proveniente dalla Corea e il robot emotivo francese Riti. I presenti potranno assaggiare il caffè preparato dal robot-barista Monty, stampare le figurine di cioccolato utilizzando la stampante 3D, fare amicizia con i robot-umanoidi, chattare con il famosissimo, francese Pepper già impiegato in molteplici ospedali come robot da compagnia. Taluni apparecchi possono essere controllati con un semplice cenno della mano, altri con il potere del pensiero.
FOTO IN 3DAll'interno della kermesse è inoltre possibile scattare delle foto in formato 3D e volare in modo virtuale come uccelli e questo sarà possibile grazie all'utilizzo della tecnologia virtuale Ikaros. In più, si può assistere a uno spettacolo teatrale i cui attori saranno i robot stessi e uno show di fulmini danzanti. Nella Città dei Robot il confine tra realtà e mondo virtuale verrà insomma completamente eliminato: lo Show, sviluppato in un'area di 1200 metri quadrati, comprende anche una zona in cui il visitatore potrà trasformarsi in una stella e provare a capire come si vive nello spazio. È possibile pure salire in un ascensore speciale che consente di fare un pazzesco viaggio in tutti gli strati dell'atmosfera: «Entra - ammiccano all'ingresso di quello che sembra (da fuori) un normalissimo elevatore (che però sta fermo) - e goditi la bellezza del volo spaziale». Tutto si gioca indossando particolarissimi occhialoni che catapultano nel cosmo. «Vogliamo raccontare ai bambini, ai genitori e ai nonni delle tecnologie del domani e come le stesse saranno in grado di cambiare la nostra vita, questa in sintesi e l'idea degli organizzatori di questo Show robotico/spaziale. Accanto ad ogni creatura un assistente spiega il funzionamento per mostrare e dimostrare come dietro a ciascuna macchina ci sia una persona. Insostituibile, per fortuna sua e nostra. Biglietto d'ingresso: 29,50 euro adulti, 14,50 bambini, sotto i 3 anni gratis.
Federica Cappellato 
Ultimo aggiornamento: 4 Maggio, 14:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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