PADOVA - Quest'anno sarà Padova a ospitare la festa-ricordo per Marco Simoncelli. "Buon Compleanno Sic!" è l'evento benefico che animerà il Gran Teatro Geox venerdì 23 gennaio alle 21, quarta edizione di una manifestazione voluta dai genitori del pilota del motomondiale morto per un incidente sul circuito di Sepang, in Malesia, il 23 ottobre del 2011.
«La madre di Marco ed io abbiamo sentito fin da subito il desiderio di festeggiare il compleanno di Marco (che il 20 gennaio 2015 avrebbe compiuto 28 anni) - racconta il padre Paolo - Abbiamo coinvolto alcuni comici di Zelig, amici di Marco, a partire da Sergio Sgrilli, che condurrà anche lo spettacolo di Padova.
Paolo Simoncelli in questi ultimi anni si è riavvicinato in maniera importante al mondo delle corse in moto, tanto da dare vita ad una squadra, chiamata ovviamente "Sic 58" (il soprannome e il numero di Marco) che dà l'opportunità di correre ai ragazzi tra i 12 e 15 anni. «Prima di quell'ottobre Marco, con Vale Rossi e Mattia Pasini, era andato a fare delle prove a Sant'Egidio. Dopo l'incidente non volevamo parlare con nessuno, ma per caso un giorno ho alzato il telefono. Poco dopo è arrivato un ragazzo con una cresta di capelli e un piatto di olive ascolane. Era Kevin, che oggi è uno dei nostri 8 piloti. È "colpa" sua se è nato tutto questo, volevo fare qualcosa per questi ragazzi, visto che correre in moto è molto costoso».
Le prevendite per "Buon Compleanno Sic" sono già aperte su zedlive.com e fastickets.it. Il biglietto costa 20 euro per la platea, 15 per la tribuna numerata e 10 per i ragazzi fino a 12 anni. Assistere allo spettacolo sarà un modo per sostenere la Fondazione Marco Simoncelli.
«A breve partirà il nostro progetto più ambizioso - conclude Paolo Simoncelli - Abbiamo già realizzato un ospedale in Repubblica Domenicana e aiutato altre realtà, ma ora vogliamo costruire un Centro Diurno per ragazzi con disabilità a Coriano (Rimini, città della famiglia Simoncelli, ndr). Costerà due milioni di euro. Marco frequentava una casa famiglia, senza farlo sapere a nessuno. Diceva che tutti avrebbero dovuto farlo per affrontare meglio la vita. Noi abbiamo avuto 25 anni bellissimi assieme, ma ora capisco questi ragazzi e questi genitori, che hanno una cura e un impegno incredibili».