Sfrattata, narcotizza il figlio di 5 anni er ucciderlo. I medici: «30 minuti e sarebbe morto»

Venerdì 3 Maggio 2019 di Cesare Arcolini
Sfrattata, narcotizza il figlio di 5 anni er ucciderlo. I medici: «30 minuti e sarebbe morto»
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È fuggita in auto, con il figlio di cinque anni narcotizzato con gli psicofarmaci: voleva ucciderlo, prima di togliersi la vita lei stessa. Protagonista della vicenda una donna di 44 anni che abita con il bambino, affetto da una grave patologia, in un appartamento della Saccisica. La donna, che vive nel Piovese, potrebbe avere agito d'impeto, in preda ad una crisi depressiva, patologia di cui sarebbe sofferente, aggravata dal fatto che sul suo capo graverebbe uno sfratto esecutivo. 

PADOVA - Trenta minuti e quel bimbo sarebbe morto. Lo dicono i medici di Pediatria di Padova che di fatto l'hanno salvato grazie al tempestivo e risolutivo intervento dei carabinieri. Dietro una sfiorata tragedia che ha coinvolto la mamma il suo bambino ci sono mille sfaccettature. La donna non ha ancora spiegato la causa scatenante che l'ha  spinta a riempire di psicofarmaci il figlio, caricarlo sulla sua utilitaria e portarlo chissà dove per ucciderlo e poi togliersi la vita. 
LE INDAGINIMa di una cosa sono certi gli inquirenti: la mamma quando è uscita di casa ed è salita in auto era decisa a portare a termine il suo piano criminale. Il quadro che emerge dietro questo nucleo familiare è terribile. La donna da circa un anno e mezzo vive in un comune della Saccisica con il figlioletto. In paese c'è chi ricorda come sia riuscita a strappare un contratto d'affitto presentando una documentazione falsa. Il proprietario dell'immobile, non conoscendo il cliente che aveva risposto all'annuncio dell'agenzia immobiliare, dopo un anno e mezzo non ha mai ricevuto un affitto. Come naturale conseguenza a questo comportamento moroso da parte della donna, sarebbe già in atto la procedura di sfratto. 
Due le strade che si aprono a tal proposito: o la donna, accusata ora di tentato omicidio, troverà alloggio dal suo compagno, oppure il Comune di residenza dove è attualmente domiciliata dovrà farsi carico della situazione. Il Comune, tra l'altro, ha già sborsato soldi per questa famiglia sul fronte scolastico, non avendo la donna mai versato le rette necessarie per far frequentare al figlio la materna. La vicenda è nota anche ai Servizi sociali che non hanno mai fatto mancare il proprio appoggio. 
I vicini di casa di questa famiglia, pur evitando accuratamente di parlare della signora in questione, non hanno mai avuto particolari problematiche. 
I VICININella zona di residenza la mamma non avrebbe, infatti, mai messo in atto comportamenti a rischio per la sicurezza del vicinato. 
«Come può una mamma arrivare a tanto? - si domanda una persona che vive nel medesimo rione - mi auguro solo che il bimbo guarisca in fretta e possa trovare sistemazione altrove». 
Con la convalida dell'arresto per la donna e l'imminente traduzione in carcere non appena avrà completato le visite mediche del caso è probabile che le operazioni di sfratto possano ricevere una brusca accelerata. 
IL MOVENTEMa perché la mamma quarantaquattrenne è arrivata a mettere a repentaglio la vita del suo piccolo e minacciare anch'essa di uccidersi? Lo sfratto in arrivo potrebbe essere stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, anche se non l'unico motivo alla base della tragedia immane che soltanto grazie all'attività dell'Arma è stata scongiurata. Gli inquirenti stanno scavando sulla sua vita privata per avere un quadro definitivo. Non si escludono problematiche sentimentali e una situazione di salute precaria del figlio. 
La donna non era in cura psichiatrica, si trovava ai domiciliari per precedenti reati predatori e ha sempre mantenuto una certa lucidità. A salvarla dall'idea atroce di mettere in atto un omicidio suicidio sono stati quei messaggi vocali inoltrati con lo smartphone ad alcuni parenti che, allarmati, hanno messo in moto la macchina dei soccorsi dell'arma dei carabinieri. 
Non appena uscirà dalla struttura psichiatrica dove al momento si troverà ricoverata la donna verrà sentita a lungo dai militari con la speranza di conoscere nel dettagli i drammi interiori di una mamma che ormai aveva perso ogni speranza per se stessa e per chi 5 anni fa aveva messo alla luce.
Cesare Arcolini
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Ultimo aggiornamento: 18:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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