Gallani, l'assessore nella "bufera": «Io, tradita dal meteo: chiedo scusa»

Lunedì 3 Settembre 2018 di Nicoletta Cozza
L'assessore Chiara Gallani
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PADOVA - Non ha difficoltà a dare la colpa prima di tutto a se stessa. Ma ci tiene anche a spiegare che in effetti i motivi che l’hanno indotta in errore, o meglio che l’emergenza inaspettata che ha dovuto affrontare, servirà da lezione, tanto che oggi sta già predisponendo iniziative e interventi da programmare il prossimo anno. Chiara Gallani, assessore di Coalizione Civica che  ha le deleghe all’Ambiente, al Verde, ai Parchi e alle Politiche del lavoro, nelle ultime settimane è stata al centro delle critiche, arrivate anche da esponenti della maggioranza, per la questione delle erbacce cresciute in modo incontrollato in alcune aree pubbliche. 

Assessore che cosa è successo?
«Si è verificata una situazione difficile, che ha cause molteplici. Premesso che la responsabilità della gestione è mia, mi scuso se ci sono stati disagi per i cittadini. Le piogge torrenziali cadute il 21 e il 22 luglio sono state un evento eccezionale, tanto è vero che sono stati spazzati via 875 alberi, mettendo in ginocchio il patrimonio verde cittadino. La prima cosa che ho iniziato a fare, quindi, è stata quella di intervenire per mettere in sicurezza parchi e strade. In quel momento c’erano mille cose di cui farsi carico, tra cui il ripristino delle aree-gioco per i bimbi. Il numero degli sfalci fino a quel momento era stato lo stesso del 2017».
 
E quindi?
«L’alternanza tra le piogge e il sole ha fatto sì che non siano stati sufficienti e quindi appena si procedeva con i tagli, l’erba ricresceva immediatamente e la gente ha avuto la percezione che non fosse stato nulla: in sostanza i passaggi degli operatori non venivano neppure notati. A quel punto abbiamo messo in campo altre risorse ed è iniziato un lavoro massiccio, ancora in corso, per ripulire strade, cigli e tutti quei siti dove le erbacce erano crescite a dismisura. Ma l’anno prossimo non si verificheranno più situazioni del genere, perché i cambiamenti climatici ci hanno indotto a programmare un piano pluriennale di sfalci, in modo da avere la gestione corretta del ciclo biologico».
Un migliaio di alberi in meno non è poco.
«No, ma siamo pronti a partire con le rialberature e la riforestazione di alcune zone: saranno quasi 10mila, tra alberi e arbusti, le piante che verranno messe a dimora. Per ri-ossigenare la città e incrementare le biodiversità».
Ammette le colpe per gli sfalci. Ma in questo primo anno da assessore che cosa l’ha soddisfatta?
«Le molte iniziative messe in campo per l’ambiente, tra cui la lotta all’inquinamento e il potenziamento della differenziata».
Quali saranno i prossimi provvedimenti?
«In autunno attueremo una limitazione seria e stabile degli automezzi diesel euro3, in accordo con le regioni del bacino padano, cioè Lombardia, Piemonte ed Emilia, e il ministero. Le restrizioni forti saranno in vigore da ottobre a fine marzo e di pari passo proporremo incentivi ai privati che vogliono riconvertire i loro veicoli ad alto impatto, o sostituire le caldaie».
E per quanto riguarda i rifiuti?
«Qui si gioca una partita finalizzata non solo a tutelare l’ambiente e a favorire l’economia circolare, ma il riutilizzo delle risorse vuol dire anche far risparmiare i cittadini. Padova si attesta a un 55% di differenziata, ma importante è incrementare la qualità di quello che si ricicla, per ridurre le immondizie che finiscono nell’inceneritore. A ottobre introdurremo il porta a porta a Mortise e San Lazzaro, ed entro 2 anni sarà in tutta la città. Intanto abbiamo collocato in ogni quartiere i bidoni per la raccolta degli oli alimentari, che dispersi nell’ambiente creano tanti danni».
Adesso c’è anche il problema delle zanzare.
«Noi abbiamo sempre avuto un piano di prevenzione tanto è vero che ben prima che si verificassero i casi di West Nile erano stati programmati 8 passaggi con i larvicidi nei parchi e nei cortili delle scuole. Ora abbiamo raddoppiato le disinfestazioni e distribuito gratuitamente migliaia di scatole di pastiglie da mettere nei tombini. E andremo avanti fino a quando non ci penserà il freddo a fermare le zanzare».
E sul fronte del lavoro quali saranno le prossime iniziative?
«Abbiamo diversi progetti di inserimento lavorativo, alcuni dei quali in collaborazione con la Regione. Ci saranno bandi in vari ambiti e anche un piano per insegnare gli antichi mestieri. Contiamo il prossimo anno di dare possibilità occupazionali a circa duecento persone, in collaborazione con il centro per l’impiego».
Infine una domanda politica. Come procede la convivenza tra le due anime della maggioranza?
«Bene, c’è un confronto aperto, discutiamo di tutto e il clima è collaborativo».
Nicoletta Cozza
Ultimo aggiornamento: 09:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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