«Mamma va tutto a fuoco»: brucia un lampadario, evacuate 2 famiglie

Venerdì 7 Settembre 2018 di Marina Lucchin
I vigili del fuoco nell'abitazione in cui è divampato l'incendio
PADOVA -  «Mamma, mamma! Sta andando tutto a fuoco». I piccoli di casa sono arrivati di corsa in braccio ai genitori, urlando terrorizzati che era scoppiato un incendio nell’ingresso..Momenti di paura ieri mattina in via Belzoni dove un lampadario, probabilmente per un corto circuito, ha preso fuoco. A dire la verità, dopo qualche scintilla e una fiammata, il vero problema è stato il fumo, nero e acre, che in un batter d’occhio ha invaso tutto l’appartamento, il vano scale e pure la casa del dirimpettaio, che subito si è fiondato dai vicini per dare una mano a spegnere il rogo, ancor prima che arrivassero i pompieri.
  IN UN ATTIMO
A raccontare quanto successo, ancora con una certa angoscia, è proprietaria: «Stranamente ieri eravamo tutti a casa. Io, mio marito, i miei genitori e i miei figli, oltre a una mia dipendente, passata di qui per ritirare dei documenti. A un certo punto i bambini sono arrivati di corsa tra le mie braccia urlando che stava andando a fuoco il lampadario. Quando siamo andati a controllare, in effetti c’è erano scintille, fiammate e iniziava a svilupparsi tanto fumo». 
I SOCCORSI
La donna, a quel punto, ha pensato prima di tutto di mettere al salvo i propri figli: «Ho preso proprio un bello spavento. La prima cosa che ho fatto è stata quella di portare fuori i bambini. Sì, diciamo che io ho perso un po’ la testa. Chi invece ha mantenuto la calma è stata mia madre, che con l’aiuto del nostro vicino di casa ha cercato di contenere l’incendio nell’attesa che arrivassero i vigili del fuoco». I pompieri sono arrivati in pochi minuti con l’autobotte e sul posto si è portata anche l’autoambulanza. I soccorritori del Suem hanno verificato le condizioni di tutti gli occupanti di entrambi gli appartamenti, mentre i vigili del fuoco bonificavano il palazzo dal fumo. A tutti e 9 (mamma, papà, figli, nonni, la dipendente e i vicini) è stato proposto di andare in pronto soccorso, ma hanno preferito farsi controllare dai soccorritori sul posto evitando l’ospedale: nessuno è rimasto intossicato dalle esalazioni. 
«Un po’ di panico c’è stato. Sono quelle cose improvvise che non ti danno il tempo di ragionare lucidamente. Dobbiamo ringraziare i vicini di casa che sono intervenuti in nostro soccorso». 

 
Ultimo aggiornamento: 08:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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