Adesca bimba di 10 anni su social: arrestato speaker di radio vicentina

Martedì 17 Gennaio 2017 di M.G.B.
Adesca bimba di 10 anni su social: arrestato speaker di radio vicentina
PADOVA - Un uomo di 40 anni, magazziniere e speaker per una radio privata di Vicenza, accusato di adescare ragazzine su internet, è stato arrestato a Padova dalla polizia postale della Liguria in di detenzione e scambio di materiale pedopornografico. L'indagine, conclusa in collaborazione con il compartimento Polposta Veneto, ha preso le mosse da un'attività della polizia postale di Imperia che ha messo sotto intercettazione informatica e telefonica l'uomo quando aveva tentato di sedurre su Instagram una bambina di 10 anni della provincia di Imperia.

A suo carico, la procura di Genova ha emesso un decreto di perquisizione che ha portato al sequestro di un ingente quantitativo di supporti informatici oltre che del profilo social utilizzato dall'uomo. Sono ancora in corso accertamenti volti alla ricerca di altri eventuali minori potenziali vittime dell'arrestato. La polizia postale di Imperia è risalita a lui grazie alla segnalazione di un papà, insospettito da un contatto trovato sul cellulare della figlia di 10 anni. Ora è accusato di aver creato un apposito profilo Instagram che usava per adescare ragazzine. È stato arrestato per detenzione e scambio di materiale pedopornografico, Sergio Bortolami, 40 anni, di professione magazziniere in un grosso gruppo industriale con sede a Padova e saltuariamente speaker di Radio Vicenza.

Sono state le intercettazioni informatiche e telefoniche a condurre al quarantenne. Un lavoro complesso, messo in campo con la collaborazione del compartimento della polizia postale del Veneto. Il quarantenne è stato arrestato in flagranza nella sua casa, nel centro città. A suo carico la Procura di Genova ha emesso un decreto di perquisizione che ha portato al sequestro di numerosi supporti informatici e del profilo social. In un computer la polizia postale ha trovato un'enorme quantità di materiale pedopornografico, a quanto pare diligentemente catalogato. Sembra siano addirittura oltre 20 mila le foto e i filmati custoditi dal magazziniere. Secondo l'accusa, tramite il suo profilo Instagram, l'uomo avrebbe contattato molte ragazze, per la maggior parte minorenni. La bambina di Imperia, è stato accertato, era convinta di avere a che fare con un coetaneo. Il magazziniere avrebbe dunque dissimulato la propria indentità per non destare sospetti. Determinante il ruolo del padre che ha tenuto sempre sotto controllo i contatti online della figlia. Le indagini sarebbero solo all'inizio. 

Nel tardo pomeriggio di oggi (mercoledì) l'editore dell'emittente radiofonica berica ha inviato una nota nella quale viene precisato che
«Radio Vicenza, in relazione ai gravi fatti riportati sugli organi di informazione e riferiti al collaboratore esterno Sergio Bortolami, manifesta la totale estraneità degli amministratori e dei dipendenti della stessa che, con sommo sdegno, hanno appreso la notizia. Evidenzia, inoltre, come sia da sempre ritenuta come prioritaria, nella politica aziendale e nello svolgimento della propria attività, l’esigenza alla massima tutela contro atti che colpiscano l’integrità della persona, in particolare dei minori e dell’infanzia».



 
Ultimo aggiornamento: 18 Gennaio, 18:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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