Esplosivo e armi in garage, blitz
nel covo: in carcere padre e due figli

Giovedì 19 Dicembre 2013 di Lino Lava
Esplosivo e armi in garage, blitz nel covo: in carcere padre e due figli
PADOVA - Chili di esplosivo fatto in casa e armi artigianali. Da due settimane gli inquirenti si stanno chiedendo a cosa doveva servire l’arsenale trovato in un magazzino del Piovese. Terrorismo o criminalità organizzata? In carcere ci sono un padre e due figli. Gente incensurata.



Sono ex titolari di un’azienda che lavorava sostanze chimiche: non rispondono alle domande degli inquirenti. Il pm ha trasmesso gli atti a tutte le Procure del Veneto e le indagini sono dirette dal generale dei carabinieri Maurizio Mezzavilla. C’è il massimo riserbo sull’inchiesta. E ciò sta a significare che l’allarme è arrivato fino a Roma.



Pare che abbiano dato risposte evasive. Insomma, sarebbe stato un hobby, la loro passione per le sostanze chimiche. Tutti e tre sono stati portati in carcere. In passato gestivano una bottega artigianale che produceva veleno per topi. Si tratta di sostanze usate anche da Unabomber, il criminale che per anni ha seminato terrore in tutto il Nordest. Certo, ci sono anche gli assalti ai bancomat fatti con l’esplosivo.







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Ultimo aggiornamento: 15:51

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