Ambulanze, esame di guida veloce per gli autisti volontari

Lunedì 27 Maggio 2019 di Elisa Fais
Gli autisti delle ambulanze con gli istruttori
PADOVA - «Guidare in emergenza non significa dimenticarsi della prudenza, si è in mezzo alla strada e non in pista». Esordisce così Lucio Garbin, il coordinatore del corso per autisti della Croce Verde, rivolgendosi ai trenta volontari che hanno superato il nuovo esame per l’abilitazione alla guida di ambulanza. Al circuito del Consorzio Autoscuole Padovane di Corso Stati Uniti, ieri si è svolta la prova finale del corso di formazione dedicato agli autisti soccorritori della Croce Verde. Trenta volontari hanno affrontato il test pratico tra birilli, slalom, retromarcia e guida con skid, ovvero un carrello che alza da terra le ruote posteriori simulando uno sbandamento. I candidati, una volta superata la prova, hanno ricevuto l’attestato di abilitazione alla guida di ambulanza secondo la normativa regionale.
 
All’esame erano presenti anche Cristian Zotti, istruttore dipendente della Croce Verde e Mauro Scanferla, Mauro Bugno e Mirko Businaro insegnanti e istruttori del Consorzio Autoscuole Padovane. «Il consorzio ha fornito le strutture e il piazzale a titolo gratuito», specifica Scanferla. Per guidare un’ambulanza è necessario seguire un corso di formazione, completare un tirocinio e superare la prova pratica. Ogni ente organizza autonomamente il proprio corso per autisti, seguendo i parametri richiesti dalla normativa regionale. Una volta ricevuto l’attestato, il candidato può guidare su tutto il territorio veneto. Ci sono due tipi di certificazione: una abilita al trasporto sanitario ordinario (per terapie, visite o spostamenti vari) e una al trasporto in emergenza. «I candidati devono seguire sei lezioni di teoria nella sede di Croce Verde in via Nazareth – spiegano Garbin e Zotti – dove si parla di codice della strada, guida sicura, piccola manutenzione del mezzo e legislazione. Poi si passa al tirocinio, il candidato affiancato da un tutor porta a termine una serie di guide protette. Il tutor ha il compito di valutare l’aspirante autista. Il periodo dura almeno tre mesi e devono essere coperti almeno 15 turni, anche infrasettimanali con traffico sostenuto. A quel punto si passa al test pratico». Il circuito è segnato da semafori a tempo, con fotocellule che segnano inizio e fine del passaggio. «Un bravo autista – aggiungono Garbin e Zotti – è una persona che sa mantenere la calma in ogni situazione e guida in maniera sempre responsabile, attuando i protocolli di intervento noti e prendendo decisioni chiare con velocità. La missione del corso non è creare piloti, ma autisti consapevoli. Anche perché ricordo che c’è responsabilità pensale personale. La strada è piena di rischi, bisogna stare sempre all’erta. Poi a causa della musica alta, del telefonino e della distrazione molti autisti non ci sentono arrivare. Ciò va a inficiare la sicurezza di tutti». Il volontario più giovane che ha ottenuto il patentino si chiama Giovanni Passini, ha 22 anni e studia Medicina all’università di Padova. «Sono entrato alla Croce Verde di Padova come volontario da quando avevo 18 anni – dichiara Giovanni – Oggi raggiungo un importante traguardo perché fin da bambino desideravo guidare ambulanze. Ricordo che avevo un più di un modellino e ci giocavo sempre. E’ un sogno che finalmente si corona. Quando copro i turni alla Croce Verde le ore passano velocemente. Ora sto studiando Medicina, in futuro sceglierò comunque la strada dell’emergenza-urgenza. Mi piacerebbe fare l’anestesista o il cardiologo». I corsi per autisti possono essere seguiti solo dai volontari con alle spalle almeno due anni di attività all’interno di Croce Verde. «Sulla strada i rischi ci sono e a volte compaiono improvvisamente – ammette Cristian Zotti – Bisogna essere pronti a reagire nella maniera corretta. Non è sempre facile, ma siamo spinti da una grande passione e dalla voglia di aiutare il prossimo. Anche per i volontari serve una specializzazione, non è un ruolo che si improvvisa. Serve dedizione e competenza. Sarebbe bello che si unissero a noi sempre più giovani». La Pia Opera Croce Verde di Padova è un’associazione senza fini di lucro che opera nel campo socio sanitario, del soccorso e dell’assistenza alla persona. In particolare provvede al soccorso e al trasporto di ammalati e infortunati, promuove la donazione e la raccolta di sangue ad uso di medicina e chirurgia, svolge attività di protezione civile in ambito sanitario e svolge attività a carattere filantropico in rapporto alla pubblica assistenza.
Elisa Fais
Ultimo aggiornamento: 28 Maggio, 10:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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