PADOVA - «Sono tre anni che cerco di diventare madre e questo intervento lo consideravo risolutivo, per me era come l'acqua nel deserto. Fissato agli inizi di gennaio, il 2 febbraio mi ero sottoposta alla visita anestesiologica propedeutica. Da una settimana non dormivo dall'emozione e dall'ansia, da quattro giorni ero assente dal lavoro per la preparazione farmacologica pre-intervento e poi stamattina (ieri, ndr) la sorpresa: Signora, ci siamo dimenticati di avvisarla, il professore non c'è. Mi è caduto il mondo addosso». Trentasette anni, padovana di Saccolongo, la donna si è presentata ieri di buon'ora in Clinica ostetrico-ginecologica dell'Azienda ospedaliera universitaria per il concordato ricovero: l'intervento di asportazione di un grosso fibroma all'estremità dell'utero era calendarizzato per oggi, e avrebbe dovuto essere effettuato dal professor Piero Litta, considerato un luminare del settore. Ma nessuno, a detta della paziente, ha avuto la premura di avvisarla del cambio di programma: lo specialista era costretto fuori città...
Ultimo aggiornamento: 14:28
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