La Jaguar, il trattore e il furgone... la polizia locale a caccia di 120 "auto fantasma"

Lunedì 1 Aprile 2019 di Gabriele Pipia
La Jaguar, il trattore e il furgone... la polizia locale a caccia di 120 "auto fantasma"
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PADOVA - La Jaguar nuova di zecca e la vecchia utilitaria, il furgone ammaccato e il trattore da strada. Si muovono ogni giorno oppure sono abbandonati in qualche piazzale, ma per la legge italiana poco cambia: sono tutti “mezzi fantasma”. Sequestrati e confiscati per irregolarità di vario genere, sono rimasti nelle mani dei vecchi proprietari che non hanno obbedito all’obbligo di consegnarli. Risultato? La polizia locale di Padova guidata dal comandante Lorenzo Fontolan in questi mesi sta dando la caccia a 120 veicoli che potrebbero essere ovunque: in una piazzola abbandonata lungo l’autostrada a Villafranca Padovana (come scoperto la scorsa settimana) ma anche in qualche villaggio sperduto della Nigeria. «Questo è un fenomeno nuovo e in costante crescita - spiega il commissario Luca Sattin, responsabile del reparto di polizia giudiziaria -. Quando viene notificata una confisca, solo il 20% dei proprietari consegna spontaneamente il mezzo. In tutti gli altri casi dobbiamo attivarci per un recupero coattivo. E spesso scopriamo che quel mezzo è completamente sparito». 
 
LA LEGGE
Due veicoli su tre vengono sequestrati perché sprovvisti di assicurazione. Un’altra causa molto frequente per il sequestro amministrativo è quella della guida in stato di ebbrezza (quando il conducente supera il tasso alcolemico di 1,5 ed è anche il proprietario del mezzo). Fino a pochi fa ogni mezzo sequestrato veniva posto in un deposito autorizzato, ma ora la norma nazionale è cambiata con l’obiettivo di contenere i costi. Durante il procedimento, quindi, il veicolo viene dato in custodia al proprietario, che se non accetta questa soluzione viene perfino sanzionato. 
Nel caso della mancata assicurazione la procedura di confisca parte dopo 60 giorni dal sequestro (se nel frattempo non è stata pagata alcuna polizza), mentre nel caso di guida in stato d’ebbrezza la temuta procedura scatta al termine del procedimento penale. È la Prefettura ad emettere l’eventuale ordinanza di confisca, che intima al proprietario di consegnare entro 30 giorni il mezzo al cosiddetto “custode acquirente”: spesso si tratta di una ditta di autodemolizione che ha vinto la gara d’appalto e che diventa proprietaria dei mezzi confiscati. 
LE RICERCHE
Il problema sta nel fatto che a Padova è pieno di veicoli di cui però si sono perse completamente le tracce. Nell’elenco della polizia locale ci sono 105 veicoli confiscati dalla Prefettura di Padova e mai riconsegnati, a cui se ne aggiungono 15 segnalati da altri comandi d’Italia. 
«La nostra squadra investigativa prima di tutto si rivolge al vecchio custode del mezzo, che quasi sempre coincide con il proprietario - prosegue il commissario Sattin -. Se questo non si trova, inizia una vera e propria indagine per capire dove si trova il veicolo e soprattutto se questo continua a circolare: per questo motivo telecamere e autovelox sono fondamentali. Verifichiamo inoltre se un mezzo è stato nuovamente immatricolato all’estero, poi parliamo con gli amministratori di condominio e con tutte le persone che potrebbero avere informazioni sul mezzo. L’unico obiettivo è ritrovarlo. Se ci riusciamo scatta il recupero coattivo del veicolo, altrimenti il mezzo viene dichiarato irreperibile. Il proprietario viene denunciato per i reati 334 e 335 del Codice Penale». 
CHE FINE FANNO
Spesso questi veicoli vengono caricati su bisarche e portati all’estero: verificare un’immatricolazione in un paese comunitario è abbastanza semplice, scovare invece un mezzo portato in alcuni Paesi africani risulta molto più difficile. Ci sono anche diversi casi in cui i vecchi proprietari continuano ad usarli come nulla fosse nelle strade italiane. C’è anche chi demolisce l’auto per poi rivenderne i pezzi in un florido mercato illegale. E intanto, magari, ne denuncia un finto furto. Proprio nei giorni scorsi i vigili padovani hanno recuperato due furgoni confiscati in un’area di Villafranca, vicino all’autostrada A4, dove i carabinieri del Noe di Venezia avevano già eseguito un sequestro penale per deposito di rifiuti speciali. 
Intanto dall’inizio dell’anno, la polizia locale di Padova ha già sequestrato ottocento auto, la maggior parte per mancata copertura assicurativa. Non sappiamo quanti di questi procedimenti si concluderanno con un’ordinanza di confisca, ma tra gli agenti c’è un’amara certezza: alcune di queste auto non saranno mai restituite. Diventeranno mezzi “fantasma” e bisognerà mettersi sulle loro tracce. In ogni modo. 
Gabriele Pipia
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Ultimo aggiornamento: 2 Aprile, 14:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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