Spacciatore nigeriano arrestato, abitava in una casa popolare dell'Ater

Giovedì 23 Maggio 2019 di Marina Lucchin
Il palazzo dove abitava il nigeriano
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PADOVA - Pregiudicato, clandestino e in passato accusato pure di tentato omicidio, si nasconde nella stanza di un alloggio popolare, che diventa base per il suo giro di spaccio di cocaina. Protagonista della vicenda è Emeka Nwosu, nigeriano 50enne, che dieci anni fa cercò di uccidere un connazionale con un coltello da cucina durante una lite. A ottobre dell’anno scorso era stato anche espulso come stabilito dal prefetto, ma ha bellamente ignorato l’obbligo di lasciare l’Italia, continuando i suoi traffici illeciti in città. Martedì pomeriggio, però, la squadra mobile l’ha scoperto all’interno dell’abitazione di una donna, naturalizzata italiana, ma di origini nigeriane, che risiede in un appartamento Ater di via Del Commissario, alla Sacra Famiglia, che lo ospitava subaffittandogli una stanza a 100 euro al mese. 
 
L’ALLOGGIO
I poliziotti hanno scoperto che da quattro mesi Nwosu alloggiava nell’appartamento, Dove sono stati ritrovati anche 6 grammi di cocaina e tutto il necessaire per il confezionamento delle dosi. Gli investigatori lo tenevano sotto controllo da qualche giorno e avevano capito che la sua “attività” era quella dello spacciatore. Martedì pomeriggio è scattato il blitz: durante un appostamento, i poliziotti hanno visto che di notte si ritirava all’interno della palazzina. Così nella tarda mattinata, dopo averlo visto uscire da lì a bordo della sua bici, lo hanno fermato.
IL CONTROLLO
L’uomo, apparso da subito nervoso, ha ripetuto più volte ai poliziotti di essere ospite della vicina cooperativa “Casa a Colori”, che si trova proprio suklla stessa strada. L’obiettivo dello spacciatore era quello di “sviare” gli agenti dal suo vero domicilio, all’interno dell’appartamento dell’Ater, per evitare l’eventuale perquisizione. Insospettiti ancor di più, i poliziotti hanno invece deciso di salire e di controllare cosa ci fosse all’interno della casa. e la sorpresa non è tardata ad arrivare: gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato all’interno di una stanza chiusa a chiave e nell’esclusivo uso dell’uomo fermato - visto che era l’unico ad averene le chiavi - quasi 6 grammi di cocaina in sasso, un bilancino di precisione, diverso materiale idoneo al confezionamento dello stupefacente e la somma di 180 euro. 
IN MANETTE
A seguito dell’attività svolta, il nigeriano è stato arrestato. L’uomo ha raccontato agli investigatori di non svolgere alcuna attività lavorativa da circa cinque anni, inoltre è risultato gravato da precedenti penali per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione illecita di sostanza stupefacente commessi a Padova nel 2012. Nel 2009 i carabinieri di Piazzola sul Brenta l’avevano arrestato per tentato omicidio. 
All’esito dell’udienza di convalida, è stata disposta dal giudice la misura del divieto di dimora a Padova, così come aveva richiesto il sostituto procuratore Brusegan titolare delle indagini. Ieri pomeriggio è stato accompagnato al centro di espulsione di Potenza.
Marina Lucchin 
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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