​Affittano casa a stranieri irregolari. ​Stipati in 8, 300 euro al mese a testa

Martedì 7 Maggio 2019 di Luisa Morbiato
Affittano casa a stranieri irregolari. Stipati in 8, 300 euro al mese a testa
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PADOVA - Aveva trasformato la casa dove risiedeva, un appartamento di un condominio di via Col Beretta 9 nel quartiere Savonarola, in un alloggio dove ospitava 8 clandestini, chiedendo loro 300 euro al mese
Un albergo abusivo sgomberato l'altra notte dai militari del Norm che hanno denunciato per il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina E. R., 44 anni, italiano di origine kosovara. Nell'appartamento, risultato di proprietà della madre, il 44enne aveva fornito alloggio a 8 stranieri irregolari, 4 tunisini, 3 romeni e un algerino, dai quali si faceva consegnare ogni mese 300 euro. Dopo lo sgombero l'appartamento è stato posto sotto  sequestro. Solo il 20 aprile scorso, E.R. era stato denunciato dalla madre che, da più di un anno, raccontava di essere vittima di pressioni psicologiche e minacce da parte del figlio che continuamente le chiedeva denaro per far fronte alla sua tossicodipendenza. 
Non si tratta della prima volta. Nell'appartamento all'ultimo piano del condominio già tre settimane fa erano intervenuti i carabinieri: avevano trovato altri immigrati clandestini. A finire nei guai in quell'occasione, M.G. una trentunenne padovana pregiudicata ed F.B. 52 anni di Milano, per entrambi era scattata l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. In quel caso era la padovana ad utilizzare l'abitazione della donna.
IL PALAZZOÈ una zona residenziale tranquilla quella di via Col Beretta, la strada che collega via Sorio a via Crimea, se non fosse per quel condominio al civico 9 che, tra l'altro non si affaccia sulla strada ma ne è separato da un breve vialetto. I residenti nella stragrande maggioranza preferiscono rimanere in silenzio. Qualcuno a mezza voce, senza mostrarsi, commenta lapidario «Meglio non aver nulla a che fare con chi ci vive».
Qualcun altro azzarda solo una breve osservazione sul fatto che, molto spesso, appoggiate alla ringhiera del palazzo dove abita vede diverse bici abbandonate che poi risultano rubate. La maggioranza preferisce il silenzio, ribadisce che la zona è tranquilla a differenza di altre in città, magari aggiungendo poi un enigmatico «Se non fosse per.» ma lasciando la frase a metà, ma il riferimento è chiaro all'appartamento dell'anziana madre del denunciato. 
I VICINITutti i vicini però conoscono l'uomo che vive all'ultimo piano del civico 9, quello che crea disagi anche solo per un'auto parcheggiata dove non gradisce o perché magari troppo brillo da in escandescenze. Qualcuno però non si fa problemi a raccontare. «Vivo qui da decenni, certo il tessuto sociale è cambiato ma non abbiamo gravi problemi nemmeno con gli stranieri. Altro discorso per chi risiede al civico 9. C'è stato un periodo che, quasi ogni sera, si vedeva arrivare la polizia. Poi si vedono biciclette abbandonate lungo la strada e spazzatura gettata fuori dei cassonetti ma non si nota un grande via via. Certo il signore che vive al 9 è meglio tenerlo lontano. A volte si vede camminare in mezzo alla via col bicchiere in mano, vive nella casa della madre ma non si sa cosa accada nell'abitazione o meglio dalla strada non si può sapere». 
Qualcun altro descrive una persona irascibile, litigiosa: «Sono fuori quasi tutto il giorno, ma posso dire che non è un buon vicino - commenta un confinante - ma per il resto la situazione è tranquilla. A volte sento della confusione ma la cosa migliore è lasciar perdere perché chi vive qui sa bene come si comporta quell'uomo».
Luisa Morbiato
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