​Camere troppo strette, il progetto della nuova Pediatria si è arenato

Domenica 19 Agosto 2018 di Mauro Giacon
Camere troppo strette, il progetto della nuova Pediatria si è arenato
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PADOVA - Il progetto della nuova Pediatria, tanto atteso dalle famiglie dei piccoli pazienti e tanto caro alle istituzioni è fermo perchè manca il coraggio di decidere che i 170 posti letto messi a bando non ci stanno dentro gli spazi previsti. Ovvero: o si amplia il volume o si tagliano i posti. La questione che il Comitato Mura è insorto perché nascerebbe troppo vicina alla cinta del 500 è un piccolo ostacolo se rapportato a questo. La verità è che lo staff del direttore generale  dell'Azienda ospedaliera Luciano Flor che sta esaminando le varie ipotesi chieste ai progettisti in questi mesi non ne ha ancora accettata nessuna. Ma non è colpa dei professionisti. Il fatto è che con la volumetria messa a bando non si garantirebbero gli standard sufficienti per le camere, in particolare considerando che ci deve stare anche il posto mamma dunque la misura della camera va allargata. Allora, come si fa in questi casi, bisognerebbe prendere atto della circostanza e cercare una via d'uscita in tempi brevi.
L'ATTESAPerché anche se l'aggiudicazione provvisoria è avvenuta il 19 dicembre 2017, siamo ancora qui in attesa. Doveva essere fatto tutto con la massima celerità. I bambini prima di tutto. Quelli della Pediatria, si capisce, e poi il personale medico, costretto a lavorare in spazi inimmaginabili. Richiami delle associazioni, campagne sui giornali, a cominciare da quel giorno di marzo di due anni fa quando l'ingegner Renato Vitaliani, ordinario di Tecnica delle Costruzioni al Bo, affermò in una perizia che l'edificio presentava lacune statiche tali da consigliarne l'evacuazione. Da brividi pensando a quello che sta succedendo a Genova.
LE PERIZIEMa no, una controperizia della stessa Università, appurò un mese dopo che non c'era un imminente pericolo di crollo, pur senza smentire mai il professore. Il quale aveva semplicemente affermato che camminandoci sopra il pavimento tiene, ma lavorandoci di martello pneumatico per una ristrutturazione i solai sarebbero venuti giù...
E da allora domande su domande. Traslochiamo? La sistemiamo? E mai una risposta. Finché la Pediatria non diventa la prima pietra del nuovo ospedale di Padova, con un finanziamento straordinario della Regione di 54 milioni di euro, di cui 25 solamente per i lavori. La Regione delibera la nuova Pediatria a tempo di record, all'inizio di aprile del 2017. Zaia ha una sensibilità particolare per queste cose. Ogni volta che è stato qui è sempre andato a fare una visita privata in reparto senza nessuno dietro.
LE ASSOCIAZIONIIl dg Flor ha sempre sostenuto che servono quattro anni per ricostruirla, beccandosi gli improperi del Forum delle associazioni amiche della Pediatria per la lunghezza dei tempi. L'opera è stata promessa per Natale 2020, poi per Natale 2021. Ma se non si decide almeno che cosa si vuole fare sono date campate in aria. Il Forum nel giugno scorso ha fatto una semplice domanda, obbedendo al suo compito di vegliare e sorvegliare: Ci risulta che la gara per l'affidamento del progetto si sia conclusa ma che purtroppo si stia rimandando a tempi incerti il termine per la sua presentazione. E intanto, sottolineavano la chiusura per l'estate del terzo piano, che avrebbe costretto tutti i bambini a stringersi al secondo: insieme epilettici, trapiantati e altri con problemi psichiatrici.
IL PIANOEppure è stato promesso un edificio di sette piani, più l'ottavo adibito a locali tecnici, per 12mila metri quadri. Un vero e proprio ospedale per il bambino, con tanto di pronto soccorso, radiologia, e sale operatorie. Con la meraviglia di una foresteria per le famiglie lontane (il 30 per cento viene da fuori regione) e addirittura una scuola e una lavanderia con lavatrice e asciugatrice. Più una cucina e magari una serra. Cose fantascientifiche per chi oggi ha 3 bagni per 28 famiglie, fa 12 reparti, con 400 dipendenti, conta 25mila accessi al pronto soccorso e 12.500 ricoveri l'anno.
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