SAN MARTINO DI LUPARI - «Mi ha telefonato chiedendomi di andare a bere un caffè in casa loro come già capitato in passato. Nel cortile ho incrociato la figlia che stava uscendo a bordo della sua Fiat Panda. Abbiamo parlato del più e del meno, erano assolutamente tranquilli. Non c'era nulla che potesse far pensare a quello che è avvenuto, al quale stendo veramente a credere. Spero con tutto il cuore che Giorgio si salvi». A parlare è Luigino Antonello, 92 anni portati in modo egregio.
Il caffè quotidiano
«Ogni giorno andiamo a prendere il caffè al bar poco distante da qui, un'occasione anche per leggere il giornale e parlare del più e del meno - continua Luigino - Il locale ora è chiuso per ferie fino al 4 gennaio. Ogni tanto capita che mi invitino da loro come pure che la signora Maria Angela passi a trovarci, anche per pochi minuti. Insomma, come avviene tra vicini di casa che si conoscono veramente da una vita, c'è una frequentazione. Così anche ieri. Li ho visti sereni, tranquilli, non mi sono trattenuto molto, ma non c'era veramente nulla di diverso dalle altre volte».
Il pensiero della figlia
Un gesto semplice, di vita di quartiere ancora ci sono famiglie che risiedono da anni e tra le quali si sono creati rapporti più solidi del classico buongiorno-buonasera. Sulla figlia Diletta il signor Antonello aggiunge: «Sui rapporti all'interno della famiglia loro erano molto riservati. Mi aveva detto alcune volte che la figlia aveva qualche problema, ma tutto questo in modo molto vago ed io di certo non ho mai insistito su cose che sono assolutamente private. Frequentandoci si colgono alcuni aspetti. Lei è laureata in psicologia, aveva lavorato come agente della polizia locale ad Asolo. È divorziata ed ha un figlio che sta con il papà. Attualmente non lavora - continua l'amico - Era tornata ad abitare qui da due anni nella casetta a fianco a quella dei genitori. Ha un appartamento di proprietà in zona Fellette di Romano d'Ezzelino, ma il papà mi aveva detto che lì non voleva stare e per questo motivo era ritornata a San Martino di Lupari».
Gli interventi
Impossibile per il signor Antonello come per altri residenti, non notare che a volte era intervenuta in casa l'ambulanza, e qualche volta c'erano anche i carabinieri. «La figlia aveva qualche problemino, così mi diceva Giorgio, ma appunto io ascoltavo e non chiedevo nulla in più rispettando la vita privata. Non so se ci fosse l'intervento di qualche specialista, lui non me ne ha mai fatto parola. Non ci sono comunque mai state situazioni tali da creare allarme, come è avvenuto oggi che sono arrivati a grande velocità ambulanza, carabinieri ed elicottero. Nessuno di noi si aspettava una disgrazia di questa portata. Avessero temuto qualche cosa, Giorgio e Maria Angela avrebbero preso dei provvedimenti. Tra loro un grande affiatamento - conclude -. Veramente una bellissima coppia. Non possono assolutamente pensare che sia successo quello che stanno raccontando, per me è ancora impossibile». La realtà è invece dura e spietata. Una vita infranta, un'altra in bilico, subito dopo il Natale, tra le mura amiche, sicure e fraterne di casa, in una cittadina che cose del genere - fino a ieri - le aveva viste in televisione. Erano distanti ed impensabili. Fino a ieri.
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