ALBIGNASEGO (PADOVA) - Alla conclusione delle indagini il suo avvocato, il legale Ferdinando Bonon, aveva chiesto un nuovo interrogatorio davanti al pubblico ministero Roberto Piccione titolare delle indagini. E così è stato. Valentina Boscaro, 31 anni, accusata di avere ucciso la notte tra il 25 e il 26 settembre dell'anno scorso il suo fidanzato Mattia Caruso, ha fornito agli inquirenti per la seconda volta la sua versione dei fatti.
Il pentimento
«Non volevo ucciderlo» ha sottolineato a più riprese la giovane mamma, aggiungendo «Mi dispiace e sono davvero pentita per quello che ho fatto». Inoltre Valentina ha indicato il movente: «Spesso ero vittima dei suo maltrattamenti». Tuttavia nel corso delle indagini i carabinieri non hanno trovato alcuna prova a carico di Mattia, 30 anni di Albignasego. Certo la relazione tra i due era turbolenta. Attraverso i telefoni cellulari dei due fidanzati, i militari hanno ricostruito le varie fasi del loro "amore". Messaggini di offese reciproche, ma anche botte dove ad alzare le mani era anche Valentina. E poi, più volte, si sono lasciati per poi tornare insieme. Nei prossimi giorni la Procura chiederà il rinvio a giudizio della mamma padovana di 31 anni accusata di omicidio volontario.
Il delitto
Valentina, secondo gli inquirenti, quel 25 settembre dell'anno scorso sapeva perfettamente che sul vano sotto il freno a mano della sua Mercedes Classe A era custodito un coltello di proprietà del fidanzato. Lo ha afferrato e ha pugnalato Mattia sul petto mentre guidava.
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