PADOVA - Avrebbero un nome ed un cognome gli assassini di Matteo Venturini. I carabinieri del Nucleo investigativo li avrebbero identificati. Sarebbero due stranieri gli individui con cui il 38enne pregiudicato di origini nomadi, domiciliato nel campo di Santa Maria di Sala, aveva appuntamento giovedì sera. Si tratterebbe di soggetti di un certo spessore criminale, originari dell'Est Europa. E pure sul movente non vi sarebbero più dubbi: la discussione trascesa poi nel brutale pestaggio con una spranga o una mazza in ferro sarebbe stata provocata da uno sgarro collegato al traffico di droga. Venturini doveva probabilmente saldare qualche debito con i suoi fornitori ma avrebbe cercato di fare il furbo. E ha finito per pagare con la vita. Gli investigatori dell'Arma sono sulle loro tracce. E gli arresti potrebbero essere imminenti.
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