Omicidio Isabella, Paolo Noventa: «Ho necessità che mia sorella venga dichiarata morta»

Sabato 15 Gennaio 2022 di Marco Aldighieri
Isabella Noventa

PADOVA - La notte tra il 15 e il 16 gennaio del 2016 è stata uccisa la segretaria di Albignasego Isabella Noventa. Il 18 novembre del 2020 i giudici della Corte di Cassazione hanno ribadito, come già sentenziato in primo e secondo grado, la condanna per omicidio volontario premeditato e soppressione di cadavere a trent’anni per i due fratelli Debora e Freddy Sorgato, e a sedici anni e dieci mesi per la tabaccaia di Camponogara Manuela Cacco. Da quell’omicidio sono passati sei anni, e il corpo di Isabella non è stato mai ritrovato. Adesso, dopo la pubblicazione delle motivazioni della sentenza della Suprema corte, lo Stato potrà dichiarare la morte della segretaria.

La richiesta è già stata presentata dal fratello Paolo attraverso l’avvocato Stefania Lazzaro. 


Sua sorella per lo Stato è ancora una persona scomparsa?
«Lo era fino alla deposizione delle motivazioni delle sentenza da parte dei giudici della Corte di Cassazione. Ora, attraverso il mio legale, ho presentato domanda al giudice per dichiararne la morte e in pochi mesi sarà prodotto l’atto di avvenuto decesso. Devo sistemare anche alcune vicende burocratiche, come chiudere il conto corrente bancario di mia madre e serve la firma degli eredi. Per cui mia sorella deve essere dichiarata morta».


Il corpo di Isabella non è mai stato trovato. Dove pensa possa essere stato occultato?
«Di sicuro non è stato gettato nel fiume come Freddy ha tentato di fare credere. Sono convinto o che è stata sepolta o infilata in una cisterna. Gli inquirenti l’hanno cercata ovunque, hanno fatto un lavoro egregio. Il corpo potrà essere restituito solo da una casualità. Mi spiace solo che mia madre prima di morire non sia riuscita almeno a piangere sulla tomba di sua figlia». 


Freddy dal carcere si professa innocente. Afferma di non avere ucciso Isabella. Lei gli crede?
«È vero materialmente non ha sferrato i colpi mortali contro mia sorella perchè gli è mancato il coraggio. Ma ha premeditato insieme alle altre due il delitto e l’ha portata all’imboscata. È colpevole quanto Debora che l’ha ammazzata a martellate».


E di Manuela Cacco cosa pensa?
«Solo che è stata più furba dei fratelli Sorgato. È una assassina come loro, ma ha collaborato con la polizia e si farà la metà degli anni di carcere di Debora e Freddy. Ma resta una persona cattiva».


In questi anni si è detto che il delitto di Isabella potesse essere legato alla Mala del Brenta. C’è del vero?
«Sono tutte un mucchio di cavolate. La malavita organizzata non c’entra nulla e poi nessun malavitoso perderebbe tempo con i fratelli Sorgato».


Si è parlato anche di un quarto uomo presente all’omicidio.
«Un’altra bufala, già in tre erano troppi. Figuriamoci una quarta persona insieme ai Sorgato e alla Cacco».


E il movente?
«Ecco quello è debole. Freddy era ossessionato da Isabella, che stava per lasciarlo. Cacco era gelosa e Debora temeva che mia sorella soggiogasse Freddy. Presi singolarmente valgono poco, ma messi insieme hanno portato a organizzare il delitto di mia sorella». 


In questi anni si aspettava almeno delle scuse dai tre in carcere?
«All’inizio no, perchè leggendo negli atti anche le intercettazioni telefoniche si capiva che covavano tanta rabbia per Isabella. Ma dopo anni mi sarei aspettato almeno una lettera di scuse da parte di uno dei tre. Invece nulla, come se quello che hanno fatto sia stato un loro diritto. Invece di mia mamma morta di malattia me ne sono fatto una ragione, ma di mia sorella ammazzata no». 

Ultimo aggiornamento: 20:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci