Omicidio di Cadoneghe, parla il figlio: «Papà era disperato, gli è scattato un raptus»

Lunedì 1 Novembre 2021 di Lorena Levorato
CADONEGHE - La villetta dove si è consumato l'omicidio

CADONEGHE - «Stiamo sistemando tutto il disastro che c’è dentro, mentre mio padre resta all’ospedale. Posso cercare di comprendere il suo gesto, il fatto che fosse tanto disperato però non lo accetto». Davide Bosello, 49 anni, che abita al piano superiore della casa a Bragni di Cadoneghe condivisa con gli anziani genitori, cerca di darsi una spiegazione di quanto accaduto, e di cosa sia scattato nella mente di suo padre quella mattina. Ferruccio Bosello, 84 anni, avrebbe soffocato nel sonno con un cuscino la moglie Natalina Milani, 81 anni, malata di Alzheimer, per poi tentare di togliersi la vita con alcuni colpi di coltello all’addome e al torace. A scoprire la tragedia e a dare l’allarme è stato proprio Davide insieme alla compagna, sabato mattina all’alba. Il padre, ritrovato ancora con il coltello conficcato in corpo, è stato trasportato all’ospedale di Padova dove è stato sottoposto ad un intervento chirurgico.
LE CONDIZIONI
«Stamattina (ieri, ndr) ci hanno avvisato che nostro padre è cosciente e praticamente fuori pericolo e gli devono aver trovato un avvocato. Più di questo non so cos’altro dire, e non voglio aggiungere nulla. Anche ai medici dell’ospedale ho detto che non voglio sapere nulla. Problemi qui in casa, soprattutto legati alla salute dei miei genitori, ce n’erano tanti: la malattia di mia mamma è stata una situazione difficile da gestire e ti prosciuga energie, forze e quant’altro. Per aiutarli mia sorella aveva trovato una badante e non erano soli, mai. A questo punto non so cosa gli sia scattato in testa, forse un raptus o un momento di blackout. Un gesto che fatico ad accettare, anche se posso capire sia derivato dall’esasperazione, ma non c’erano mai stati segnali di allarme o avvisaglie di nessun tipo».
Una delle altre due figlie della coppia, Tiziana, ha dichiarato di non credere al padre assassino. È convinta che la spiegazione di quanto accaduto sia un’altra. «Si amavano tanto e da tanti anni - ha detto la donna - Aspetto gli esiti dell’autopsia perché sono certa che il papà abbia trovato la mamma già morta e questo l’abbia spinto a togliersi la vita».


LA STORIA
Ferruccio e Natalina avevano trascorso una serata serena, la badante era venuta a sistemare la madre prima di dormire, intorno alle 19 di venerdì, ed era passata per casa anche la figlia Tiziana per l’abituale saluto ai genitori.

Insomma, niente di diverso dalle altre sere. Ed è questo che rende inspiegabile, per i tre figli dell’anziana coppia, quello che è successo. Sposati da oltre 50 anni, Natalina, originaria di Empoli, e Ferruccio hanno sempre condotta una vita modesta, fatta di lavoro e impegni di famiglia. Lui parchettista, lei casalinga. Una volta cresciuti i figli, la donna si era data da fare per arrotondare le entrate, aveva trovato un impiego come rivenditrice porta a porta di prodotti cosmetici di una nota ditta statunitense. Poi il destino ha presentato il conto e l’Alzheimer ha aggredito Natalina, distruggendole lentamente la mente, i ricordi. Da quando le condizioni di salute della moglie l’avevano costretta a letto, tutti i giorni Ferruccio si prendeva cura di lei, come poteva e come riusciva. La accudiva in tutto, per quanto era nelle sue possibilità. Di recente l’uomo soffriva di gravi disturbi alla vista e le cose non erano facili nemmeno per lui: da qualche tempo camminava con l’aiuto di un bastone. Ferruccio avrà pensato che sarebbe stato giusto andarsene, insieme, così come avevano vissuto.

Ultimo aggiornamento: 08:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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