Uccise la moglie con tre iniezioni di veleno, giornata al Bo per la tesi e pranzo al ristorante

Mercoledì 30 Maggio 2018 di Marina Lucchin
Gian Luca Cappuzzo
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PADOVA - Gian Luca Cappuzzo, l'ex medico padovano condannato a 26 anni di carcere per avere assassinato dodici anni fa la moglie Elena Fioroni, oggi uscirà dal carcere grazie a un permesso premio. Trascorrerà l'intera giornata al Bo, per raccogliere materiale per la sua tesi. Dietro alle sbarre infatti ha studiato giurisprudenza. Inoltre avrà la possibilità di pranzare in un ristorante del centro storico a sua scelta.

L'OMICIDIO
Cappuzzo è in carcere dal 9 febbraio 2006, giorno in cui gli uomini della Squadra mobile andarono ad arrestarlo a casa. Sta scontando una condanna definitiva a 26 anni. Cappuzzo, oggi 46enne, ha lavorato nella biblioteca del Due Palazzi a fianco del team di Ristretti Orizzonti, guidato da Ornella Favero, poi si era iscritto all'Università per conseguire la seconda laurea e oggi lavora nello Spaccio agenti all'interno del penitenziario. L'omicidio della moglie fu studiato con cura. Cappuzzo, all'epoca trentasettenne, medico specializzando nel reparto di Chirurgia dell'Azienda ospedaliera, uccise la moglie Elena nella villetta a Voltabarozzo. La donna era stata anestetizzata con un tampone di etere, poi avvelenata con tre iniezioni intramuscolari di benzodiazepine, un ansiolitico, e di etilcarbammato, una sostanza cancerogena usata anche nei pesticidi. Poi il marito aveva adagiato il corpo nella vasca da bagno, le aveva tagliato i polsi e poi aveva spedito anche due sms dal suo telefono, cercando di spacciare l'omicidio per suicidio...
 
 
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