Nuovo ospedale, via libera alla commissione che vaglierà i 7 progetti. Ci sarà anche una stazione dedicata

Giovedì 26 Agosto 2021 di Mauro Giacon
Una delle ipotesi di come potrebbe essere il nuovo ospedale

PADOVA - L'Autorità nazionale anticorruzione ha dato il via libera alla formazione della commissione che giudicherà le sette proposte arrivate per la progettazione del nuovo policlinico a Padova est. «È un piccolo passaggio ma fondamentale perchè presto potremmo uscire con il decreto di nomina - ha detto ieri il direttore generale dell'Azienda ospedaliera Giuseppe Dal Ben -.

L'Azienda è stata incaricata dalla Regione per essere la stazione appaltante dell'opera, ovvero di seguirne i passaggi burocratici. Fin dall'inizio però la Regione ha voluto che ogni documento fosse vagliato dall'Autorità per garantire un percorso trasparente. Il decreto conterrà i nomi degli esperti e probabilmente anche un termine per la decisione che secondo le stime dovrebbe avvenire nel giro di qualche mese. I cantieri sono previsti a fine 2023.

LE CARATTERISTICHE
Sarà veramente un ospedale unico al mondo il nuovo policlinico a Padova est. A cominciare dal fatto che sarà costruito su un podio alto 12 metri per proteggerlo da qualsiasi allagamento. E che avrà una stazione ferroviaria dedicata, quella del sistema metropolitano regionale, se le ferrovie manterranno la promessa. E l'energia di cui avrà bisogno sarà fornita dai rifiuti bruciati nel termovalorizzatore di San Lazzaro. Un posto grande 52 ettari cioè 520mila metri quadrati. Solo per renderlo abile alla partenza, è stato speso un milione di euro di bonifiche: bellica, geologica, archeologica, geotecnica, geostatica e sismica.
Ma che aspetto avrà il nuovo policlinico? Qui le impostazioni divergono. Secondo lo studio fatto dall'Università Il polo della salute di Padova e messo a disposizione dell'accordo di programma con la Regione, sarebbe una specie di cellula, con un nucleo centrale circolare dove sistemare l'emergenza e le sale operatorie e tanti edifici a raggiera dove fare didattica, ricerca e assistenza. Secondo lo schema per cui è l'ospedale che gira intorno al paziente e non viceversa. Se invece guardiamo alla schema dello studio di fattibilità allegato al bando di gara troviamo un'impostazione differente che però, hanno detto in Azienda, non è per nulla vincolante per i progettisti. Delle tre alternative prese in esame dai tecnici come base è stata scelta quella con due torri di 12 piani ciascuna, altezza 40 metri.
Il pensiero-guida è stato che questa soluzione prevede un minore consumo di suolo e favorisce una maggiore velocità di connessione far i reparti e fra questi e l'area di ricerca. Sì perchè questo ospedale sarà quello in cui il laboratorio dove si studia la malattia si trova al di là del muro della stanza del paziente. I bonus della soluzione sono in questo caso più luce naturale, maggiore approvigionamento di aria, percorsi più facili, maggiori spazi anche per il personale e i pazienti (qui si studia anche l'ampiezza di un corridoio).

L'ALTEZZA
Dunque visto che per le degenze servono 18 piani si è deciso di concentrare gli spazi ed andare in altezza collegando le torri alla piastra centrale polifunzionale, quella dove ci sono l'accoglienza per le emergenze, le prime sale operatorie e la terapia intensiva. Il complesso secondo il documento dovrà essere diviso in sei parti: la piastra appunto, poi l'area delle degenze, dei moduli didattico-scientifico-dirigenziali, l'area outpatients, la torre della ricerca e l'area dei servizi generali e della logistica. Da notare che la torre della ricerca avrà un suo sviluppo autonomo come era previsto anche nello schema dell'Università. Infine nell'ipotesi guida per le degenze è stato attribuito uno spazio di 50 metri quadri a posto letto. Che passa a 100 per quello a medio-alta intensità. Per le sale operatorie 300 metri quadri ciascuna sulle 18 ordinarie e 500 per le 21 sale ibride e robotiche.
 

Ultimo aggiornamento: 09:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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