Nuova questura, a settembre arriva il concorso di progettazione: lavori al via nel 2023

L'edificio dovrà essere digitale e sostenibile. Il cantiere dovrebbe chiudersi tra il 2027 e il 2028

Lunedì 25 Luglio 2022 di Mauro Giacon
L'area di via Anelli dove sorgerà la nuova questura

PADOVA - La nuova questura in via Anelli entra nel vivo. A settembre il Comune pubblicherà le linee per il concorso di progettazione.

Significa che gli studi di tutta Europa dovranno inviare le loro proposte attraverso un masterplan entro 90 giorni. Saranno valutate da una commissione con l'obiettivo di avere il progetto di fattibilità tecnico-economica (il vecchio preliminare) per febbraio 2023. Da lì si andrà a trattativa per l'affidamento del progetto definitivo ed esecutivo visto che il documento preliminare alla progettazione firmato da Comune e ministero dell'Interno, prevede la forma dell'appalto integrato. Il concorso metterà in palio anche una parcella teorica intorno ai 500mila euro.

Il cronoprogramma

I lavori partiranno nel 2023 e termineranno tra il 2027 e il 2028. L'opera sorgerà su una superficie di 23.696 metri quadri dove fino a due anni c'erano le sei palazzine del complesso Serenissima e l'intervento costerà 50 milioni finanziati dal Ministero dell'interno. Ospiterà 561 poliziotti e sarà collegata con la nuova linea metrobus del Sir 2. Su 2.500 metri quadrati spazio per 100 auto. Avrà un doppio accesso: da via De Besi e da via Anelli. L'area sarà di proprietà dello Stato ma l'accordo che è stato seguito dall'assessore Andrea Micalizzi prevede che sia il Comune l'ente appaltante che dovrà occuparsi della progettazione e della costruzione. Si trasferiranno in via Anelli tutti gli uffici attualmente collocati in centro storico e anche l'ufficio Immigrazione ora temporaneamente in piazza Zanellato. In centro storico rimarrà comunque un commissariato. Alla questura di Padova saranno aggregati anche la sezione operativa per la sicurezza cibernetica e il Centro interregionale di Polizia scientifica che porterà il personale a 560 unità.

Le caratteristiche

È molto interessante scoprire come la nuova questura sarà allo stesso modo un esempio di sostenibilità e di questura digitale. Secondo il Documento preliminare «l'immobile dovrà essere dotato delle più avanzate soluzioni tecnologiche ed impiantistiche nel pieno rispetto dei principi di sostenibilità. Un esempio: l'edificio dovrà dotarsi per riscaldamento dell'energia termica fornita dalla nuova linea del termovalorizzatore che si mescolerà a quella del gas naturale e della energia elettrica ma con un approccio che minimizzi l'uso del consumo energetico fino a esser definito edificio a zero emissioni. Ad esempio i progettisti dovranno studiare un sistema di raccolta e riutilizzo dell'acqua piovana che alimenterà in parte anche lo sciacquone dei servizi igienici. Anche il cantiere dovrà essere aperto arrecando il minor disturbo possibile ai residenti e infine i progettisti dovranno presentare uno studio sulla viabilità». È probabile che la nuova questura, così come il nuovo ospedale, rivoluzioneranno lo stesso skyline dalla città, proponendo edifici che si svilupperanno in altezza. Due torri di 12 piani per il nuovo policlinico che potrebbero essere doppiate da una torre di analoga altezza per la questura.

La soddisfazione

«Si concretizza un progetto che cambia il disegno della città - sottolinea Micalizzi -. Una Padova dove i quartieri, da periferie diventano luoghi strategici con funzioni importanti: la Stanga avrà un beneficio sia economico che sociale, con nuove attività e una nuova qualità urbana capace di attrarre nuove famiglie. I benefici economici e sociali li avranno anche i residenti: penso a chi ha vissuto gli anni della svalutazione economica dovuti alla presenza del complesso Serenissima che vedrà un aumento dei valori delle loro proprietà e delle loro case».

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