PADOVA - «Freddy era provato, la Cacco ha pianto, Debora invece era impassibile, come sempre»: questo il racconto di Paolo Noventa, fratello di Isabella, che ancora una volta, oggi, si è trovato di fronte gli imputati nel processo di appello per l'omicidio della sorella. In primo grado sono stati condannati a 30 anni i fratelli Freddy e Debora Sorgato e a 16 anni al tabaccaia di Camponogara Manuela Cracco. La sentenza di appello - il pm ha chiesto la conferma della condanna di primo grado - è attesa per questo pomeriggio, la Corte d'assise d' appello di Venezia si e' ritirara in camera di consiglio per decidere. C'è molta tensione intorno a questo processo, tanto che la madre di Isabella Noventa domenica scorsa ha accusato un malore per lo stress.
LA LETTERA ANONIMA
L'avvocato di Debora Sorgato, Roberto Morachiello, è tornato a parlare di una datata lettera anonima in cui si sostiene che Isabella sia stata uccisa da presunti amici del fratello Paolo, legati alla mala del Brenta. Lo ha raccontato lo stesso Paolo Noventa, accusando il legale di essere "scollegato dalla realtà".
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